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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   c.u'trot.o vii!
   ili rivilas, tira di pnf/nx, ora di virus. I na iscrizione lapidaria originariamente scoperta nel pavinicnto dell'atrio della (Chiesa abbaziale di 5. Cleniente a (Jasauria, e trasportala poi sul limitare, gli dà il nome di Pagi Inter prò mi ni. che vi si legge chiaro e netto. L'epigrafe dice che i Siilnionesi Primo e For limalo edificarono a proprie spese il Ponderano, edilizio nel quale si conservavano i campioni di pesi e misure e ebe era caduto per causa di un terremoto. Un epigramma, ora ine» strato nel muro esteriore della Chiesa di S. Donato in S. Va tentino, accenna all'esistenza di un anfiteatro di Interpromin. Nessuna menzione trovandosene negli antichi storici e nei geografi, grandi dispute sorsero anche in ordine alla topografia di questo pago. Da alcuni fu situato nell'agro di S. Valentino presso la strada provinciale fra i due torrenti Orla e Savino, parallelamente al corso del Pescara ove ora è l'osteria di ti. Valentino: da altri, come il prof. De .Nino, alla L'odia di .>. Clemente a Casauria e quindi nel territorio Vcslino. La stazione ricordata dagli itinerari fra Corfinio e Teate alluse ad una fitta di Inter-promino, n ad un pago di Interpromini ? Èia s lessa cosa o so n due Cose distinte '' Non è ancor bene accertalo. Cerio è che nel territorio di S. Valentino si son scoperte stanzette, ornate ili mosaici e di ben lavorati marmi, ora abbaltute, presso la sorgente d'acqua salutare conosciuta col nome di fonte Aimone, corruzione evidente dell'appellativo Aminone, Furou queste forile terme di Inlerpromio, seppure, come altri ritenne, per l'uso tuttora sussistente di attingere alle acque di quella fonte, come rimedio contro le febbri autunnali, non siano avanzi di un tempio saero a Giove Animane, che avrebbe lasciato il nome a quella fontana.
   In seguito alla distruzione. d'Interpromio, avvenuta forse in occasione della guerra gotica o più probabilmente nella successiva invasione dei Franchi ed Alemanni, la contrada rimase disabitata, perchè, intersecata da una delle più battute, vie militari e perciò soggetta alle continuale escursioni dei barbari, il luogo non presentava più sicurezza. Più tardi o i Longobardi u i Franchi che succedettero nel dominio del lìaslaldulo Teatino o finalmente i Normanni, ignorando il nome di un luogo di cui non vedevano che. rovine, gli diedero quello di Zappino. Nei dintorni o nello stesso luogo di Inlerpromio o là ove era la parti più elevata di esso sorse poi la città Zappimi clic nel secolo IV si trova menzionata come grande città. L Zappino è ancora detta la contrada ove questa sorsi:.
   A l2 miglia da Inlerpromio sorgeva sulla via Claudia-Valeria la celebre metropoli dei Marrueini, Teate, l'odierna Cliieti. titilla quale parleremo nella parte itineraria.
   Il solo Diodoro Siculo fa menzione di un tippido ilei Marni-