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• ini denominalo Pollizio, quando dice che i Romani con grande ulte di fanti e cavalieri, nel 311 av. C.. quando cioè ferveva la guerra sannitica, si portarono contro Pollilium Marrucina-rai/i oppidum, espugnarono e mandarono in colonia porzione il 'i vinti ad abitare lutcramna. Doveva allora Pollizio essere ben fortificato e popoloso, ma poi cominciò a decadere, privato di parte della sua popolazione e l'ors'anche diroccate le sue mura. Perciò non ne rimase più traccia e ne è mal nota la situazione. l'Ili la dichiarò assolutamente ignota, chi la congetturò presso Franeavilla al mare, dove si vedono grandi rovine, che altri Itribuisee all'wWw Tre n lana, chi la stabili, unicamente per l'analogia del nome, nell'odierna terra di Pollntri della anche l'ulilrio nel medio evo, nel qual caso non ai Marrueini ina ai trenta ni si dovrebbe assegnare, e ehi la riconobbe nelle granili rovine note sotto il nome di Civita Tanza presso Rapino, ap-,Kiggiandosi ad una iscrizione osca ivi rinvenuta ed ora al Museo di Merlino. Ma quest'ultima opinione è. da scartarsi perchè in tal luogo è stato riconosciuto l'oppido di Tazze, altro oppido disimi lo, la cui denominazione è da ritenere col Molliseli ul -it'mla dal tempo e da ammettere sia Talia o Tal ira dalla famiglia omonima. Infatti poco lungi da Rapino, alle pendici della Maiella, fra il fiume l'oro ed il torrente Vesola, si trovano i ruderi del monastero benedettino di S. Salvatore, la contrada H rosecco o Sterpavo, il colle, di Rocca o Maicllano. di cui manza una torre detta perciò Torre del colle, e finalmente la ¦ -itrada Cornino così detta dall'omonimo castello, i quali luoghi lutti menzionati in alti niodioevali. come vicini a Tazze, danno argomento per determinare la topografia di questa città a poco ini'iio di 2 km da Rapino tra mezzodì e oriente, nella contrada Civita Tanza. I pochi oggetti antichi ritrovali e sovraltutto l'accennata iscrizione, in lingua osca, dimostrano l'antichità di Tazze, che i documenti del secolo XI ci dicono già distrutta e forse • lai sa 'la quanto tempo.
A 9 miglia poi da Teate sorgeva sulla spiaggia presso la foce del fiume Pescara la citta di Alerno che serviva di porlo ai .Marrueini, ma apparteneva ai Vestini.
Tito Livio accenna ad una sconfitta data da Q. Aulio Cerretano, ilnranlc la guerra sannitica, ni Terentani e alla dedizione della turo citt ì. Molto controversa è la ubicazione di questa in mancanza di valide testimonianze. Fu ritenuto che Perento sorgesse
i cosi detti piani di Franeavilla; altre investigazioni invece ¦'scinderebbero tale opin'one e la farebbero situare fuori dei ir siri confini, cioè in quella parte, della Puglia detta Damila.
A breve distanza poi da Inlerpromio, sulla sponda sinistra dcll'Alcrno. presso la Foce dell'Orla i Marrueini avevano \'np /iMum tunix menzionalo da parecchi scrittori. Par che l'oppido