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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO Vili
   in tolte le yéérra uwt Montisi 0 denari. e cresceva m i inmii In di -i.ihizioni-, la miseria, l'oppressione; i senatori ed i patrizi, prr nuli aumentare competitori alla dignità e per non ilari- alla prepotenza tribunizia peso maggiore con I aggiunta di una nuova turba nel Ioni, tenevano lontane eou dispruzzo ed orgoglio le pretensioni ili ipielle genti ila ogni pensiero e da ..gii speranza di poter esser mai agguagliati ai Itomani. ili poter mai avere ipiell.i eittadinanza. alla quale ambivano, e clic pii. volte invano avevano ridesto ai Uuirili, pei quali da due semi versavano il sangue e lavoravano instancabili le terre.
   Alla line l'antica liere/zu di questi popoli si ridestò, e lì., usi. già vicina all'apogeo del suo dominio mondiale, si trovò implicata di bel nuovo nella più tremenda guerra italica. Kd appunto nelle aspre montagne di Abruzzo eb'ie principio e centri quella lega formidabile contro lloiua, che si chiamò guerra sociale, o italica, che durò tre anni (H1-N8) e di cui furono anima i Marsi. I na discordia eterna fra il Tribunato ed il Senato, che aveva più volto cagionato rivoluzioni in Koma. diede origine alla sommossa.
   I fratelli Tiberio e Caio Gracco avevano tentato di estendere la cittadinanza romana lino alle Alpi. Ma oppressi dalla fazioni dei Patrizi, era andato a vuoto il loro disegno, ed essi erano stali trucidati eoi loro partigiani. Dopo trent anni il tributili M. Livio Drusa dimandò l'adempimento della legge agraria e per non offendere gli interessi degli alleati ,n Italia, chiese che l'ossero concessi loro tutti i privilegi e tutti i diritti di cittadini romani. Ma il Senato si oppose sol perché sarebbe rimasto avvilito il diritto di cittadinanza con siffatte accumulazioni e sa-rebbesi scemato l'onore e la maestà del popolo romano, col pareggiare a lui tanti popoli estranei, tu seguito ad altre istanze più violenti. Drnsn fu assassinato sulla soglia della propria casa, mentre se ne veniva dal l'oro, l'oro dopo. Vario, altro tribuno, pubblicò la legge che nemico e traditore dello Stato dichiarava chiunque fosse d'avviso di accordare agli alleati la cittadinanza, ed apri inquisizione contro gli nidori e fautori della precedente proposta ; fu l'ultima spinta che determinò alle armi gli alleati, afline di ottenere i diritti civici che si credevano loro dovuti a titolo di giustizia.
   Pnmpedio Silone, ragguardevole nonni dei Marsi ed uno ilei più valenti capitani, si pose alla testa di 10,000 uomini d'animo fermo e risoluto e s'incamminò verso Roma. Lungo il tragitto incontrò a caso il console (ìneo Oomizio che lo indusse a rinunciare a quel disegno e a ritornare in patria, con promessa che sarebbe accolta dal Senato la sua domanda. Il non mantenimento della promessa diede principio alla famosa confederazione, che s, furino dapprima fra 1 Marsi. i Frentani. i Marru-