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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ( M'ITOLO Vili
   Il lineai ili Spoleto. elie nel emsii (li Ire sedili elilie min
   ne ili linciti ili seliiatta longobarda più o mono valenti anche eaduto sotto la spada di Carlo .Magno, quando questi, disfatt i il regno di Pavia, assunse il titolo ed i diritti di Ite dei Longobardi. continuò, quale ducato Franco, ad essere potentissimo, dilatando il suo dominio siili' Italia media sino ai limiti dei patrimonio di S. Pietro e per tutta la marittima da Ancona lino ni Orlimi, a mezzodì della quale si estendeva il ducato di Benevento.
   Ciirlomagno. impadronendosi del ducato spoletino. trovò elie i Longobardi nell'Abruzzo erano già in possesso dei piò grandi feudi, dei più rirolli cenobi, delle più vaste diocesi. Occupati dai Franchi i eastaldati, elio presero il titolo di contee al tempo di Ludovico II, fra loro si fecero sempre più potenti i tanti tiranni feudali. Questi si erano ormai ripartito tutto il territorio e min si ebbe ohe una continua successione di feudatari i liliali secondo gli avvenimenti cui era soggetto il regno di Napoli, di cui gli Abruzzi erano la chiave, parteggiando or por l'uno or per l'altro pretendente ermi causa di rovine, di saccheggi, di ine ioli al territorio e ai paesi annidali attorno alle loro rocche. K questi feudatari mutavano or por conquista, or per vendila, or per successione, e poche orali lo città c i paesi che liberamente si governavano, pochi quelli che ricadendo al Regio nomami) non venissero nuovamente infeudati.
   Fra le principali famiglie feudalai'ie che dominarono nell'Abruzzo, di una specialmente conviene far menzione, la quale ili stirpe franca slabilitnsi ili queste contrade sulla line del secolo IN 0 il principio del N. riassunse nello sue vicende quasi tulla la storia della regione, vogliali! dire i conti dei Marsi clic signoreggiarono le contrade del lago di Fucino lino ; i Pcligni con Celano loro sede principale. Protendevano di discendere ila lìernardo I re d'Italia, nipote di Carlo Magno. Paro infatti che discendessero da Berardo ili Ito. dal suo paese il origine, Franoeseii, il quale discese in Italia con LgO re il' Italia e con Mlonc di Itorgogna suo zio materno, e clic faceva rimontare a sua Milla l'origine sua a lìernardo anch'esso re d' Italia deposto
   ......cerato da Ludovico il pio ncll'MIK. I loro cognomi Bernardo.
   Oderigi. Tendini). Rinaldo, Tiasinondo s'incontrano in tanti atti dei secoli NI e XII. l'orlavano per loro «lemma sci verdi monti abruzzesi in campo d'oro.
   Nel secolo XI già erano in possesso dell'ufficio e della giurisdizione di conti di una regione vastissima che si stendeva dal corso del Saligni ai contini del contado sabbiose che formava quasi la metà del ducalo ili Spoleto. I vari rami fondarono vari comitati ereditari distinti. Ira i quali i più co-spioni furono quello Marsirnuo propriamente detto, quello d'Auiiterno e Rieti c quello Valvcnse. Questi conti, suggelli più di uomo che di fatto al