CAPITOLO XII
dalla provincia di Campobasso dai monti dell'antico Sannio-Ca-raccno, nienti le falde estreme ilei monti della regione Marsi-eana lo segregano a S. dalla Terra di Lavoro (provincia di Caserta).
Cosi l'Abruzzo ulteriore II e specialmente Aquila e Popoli, ove convergono tutte le comunicazioni dei due versanti dell'Appennino e dove la natura Ita fortificato un magnifico altipiano con una mirabile magliatnra di vallate, di giogaie, di fiumi, custodisce e vigila la valle del Tevere, del Grigliano e del Volturno, domina le Marche e le Puglie ed è perciò la chiavi' ed il perno della difesa dell'Italia peninsulare.
Racchiusa tra ogni lato da terre e costituita da monti di cui alcuni raggiungono la regione delle nevi perpetue, con aspre e selvagge vallate, con laghi e torrenti. la provincia aquilana si merita l'appellativo di Svizzera dell'Italia peninsulare. Vi si contano non meno di ITO monti sopra basi proprie o comuni, i quali sovrastano a più vallate. Essi occupano una superficie ¦ li kmq. t.'itii e le colline kmq. 1!i81 ; ma se aspre e selvagge sono le valli elevate, le vette non Iranno però ghiacciaie, solo si stende una vedretta sotto al monte Corno e alcuni nevai, ossia profonde spaccature nelle quali la neve si conserva tulio l'a uno.
La grande giogaia degli Appennini entra nella provincia d'Aquila a N. 0., ma attinge le maggiori altezze nello spingersi all' E. sul confine con l'Abruzzo di Teramo, ed e su questo confine che giganteggia il Gran Sasfo d'Italia, gruppo colossale, grandioso di monti ergcnlisi a varie altezze lino a m. 2021. Scorrono per diverse direzioni parecchie diramazioni. Più delle altre considerevoli sono i due gruppi che si distaccano dagli enormi ammassamenti su cui troneggia il gran Sasso, i quali hanno per lungo trailo un andamento parallelo, convergono verso Peltorano e si riuniscono nel gruppo sull'alto del quale giace il Piano delle cinque miglia. Dalla più orientale diramazione se ne staccano altrettante clic procedono iu linea curva e chiudono il bacino disseccato del Fucino. Da vicino percorrono quattro branche dell'Aitatone ed una del M •rrone. Altre se ne distinguono dalle moli che fronteggiano lo Stato Pontificio e l'Abruzzo ulteriore I. Quelle clic dividono la provincia seguono la direzione di S. E. - .N. 0.
Le maggiori altezze sono Monte Corno (2021 ni.). Pizzo di Sevo (2:570), Monte Sirente (2:1-40), Monte Velino (2Ì87), il Nibbio (2181). il Terminillo (2213), il Salviano, il Rotondo, il Calvo, it Cagno, lutti oltre i 11)00 m„ e tanta montuosità occupa tri' quarti della superfice e sovrasta a più vallate per loro natura assai ristrette : le più notevoli sono la Sulmonese, l'Aquilana, la Marsieina, l'Amiternina, la Forconese, la Falacrina, la Rovetana.