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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I TRE AHUU/.ZI - DIVISIONE GEOGRAFICA, ECC. 357
   diverse proporzioni e combinazioni e l'essere il suolo del II Abruzzo coperto da due terzi di monti e colli e da un terzo di valli, prndueonn qualità diverse di torroni produttivi, i quali si possono considerare divisi in zona orientale meridionale, in zona meridionale occidentale, in zona occidentale settentrionale. Nella prima è compresa la vallata di Sulmona, nella seconda quella ili Celano e nella terza la vallata di Aquila. Sono subordinati i ognuna i monti e i colli soprastanti e le valli adiacenti. La natura ha reso la prima più feconda della seconda, la seconda più della terza.
   La provincia di Aquila è una delle più boscoso d'Italia: un quinto della sua superfice è coperto di alberi: corri, querce, faggi, aceri, frassini, olmi silvestri, carpini, tigli formano vasti boschi fra i quali vengon nominati specialmente quelli del Cliia-rnno. poco lungi da Scanno, di Leonessa, di Bussi, di Capnstra-no, di Pettorano, d'Introdacqua c del Cicolano. Ma anche nello Abruzzo Aquilano, i non mai abbastanza deplorati disboscameli ¦uno stali praticati e si praticano ancora, come in tutto l'Abruzzo su vasta scala e parecchi gruppi macchiosi sono stali denudati e lo rocco si son rivestite di muschio e ili male erbe su cui il tempo lascia una tinta particolare Ira il verde e. I' azzurro cupo, li-i il giallo ed il einereo, mentre sulle colline e nei campi prospera la vite, insieme con le biado elio crescono bionde e folte.
   Varia è la coltura nell'Aquilano e vari i prodotti. Nei colli i coltivano ulivi, viti, grano, pascoli o nello valli grano, segalo, uiniz, lino, canape e si hanno vini, frutta e fichi eccellenti ed ultimo zafferano. Ma la base fondamentale dell' industria agraria i- rappresentata dalla pastorizia che vi è esercitala su vasta scala, essendo oltre a ;i00,000 i capi di bestiame ovino, dal quale si ricava, se non ottima, abbondante quantità di lana e importarne prodotto di formaggio. Principale fattore economico è poi la robustezza e la resistenza del coltivatore aquilano.
   l'oche sono le colline a confronto delle montagne. Parecchie formano aggregali placidi, ameni e piani nelle varie contrade, tulle addette a semine, a vigne, a frutta e poche ad olivi. Talune presentano parti di disfacimento per i torrenti e rivi che le hanno solcate da su iu giù, ed hanno corroso le loro radici. Le valli formano la maggioranza delle, terre a coltura e la più vigorosa è quella Snlmonese elio si stende dal N. di Pettorano al S. di Popoli por circa 12 miglia e dall'I), ili Paeonlro a S. ili Cornilo per circa !). Al pari del tempo dei Pcligni questa valle è fertile di grano, vino, olio, civaie, patate, canape,zafferano, anici, ortaggi, olivi, albori da frulla.
   Sebbene il Piano dello cinque miglia e quello di Rivisondoli poggino sul gruppo di due giogaie, e per più mesi sian coperti di neve, pure danno raccolti di grano; cosi il Quarto di Santa