CAPITOMI XII
Chiara e di S. Antonio lino alla contrada ili Castel di Sangro. la quale abbonda di generi di prima necessità.
L'ampia valle dell'Atomo che da Novelli si stende fino al di la di Montereale per più di 30 miglia, è coperta non meno di vegetazione frumontarea e leguminosa, di viti e di frutta. Per eccesso ili coltura molti terreni disboscati e dissodati nelle montagne soprastanti sono già spariti per ragion dei torrenti, e molte vette son divenute calve e scoscese. Più di ogni altra, desolante è la parte eminente chi' va dalle vicinanze d'Aquila a quelle di Montereale, ove siedono parecchi comuni e villaggi i cui abitanti non contenti di trarre produzioni dalle basse rocce hanno esteso le coltivazioni fino agli scoscendimenti e all' allo delle creste che le aeque hanno in gran parte denudate di terra vegetale. Ciò produce che le campagne sottoposte van soggette a gravi inondazioni. Pure le viti prosperano bene verso mezzodì nelle così dette Pile, Pettino, Cigliano, S. Anza, S. Cipriano, e di più in quelle del circondario di Barisciano e di Capestrano, ove l'ulivo vegeta con successo. 1 loro terreni contengono anche eampi di semine, piante di zafferano e alberi da frutta. Il suolo di Ofena. poco distante da Capestrano, offre una vegetazione rapida e prematura. Segue dappresso la valle Amiternina che si dilunga da Ceppilo a Cagliano per circa 8 miglia e si allarga per circa un miglio da Preturo a Pizzoli. Il suo terreno è poco fertile ed è suscettivo di poche colture, ordinariamente consistenti in granaglie e in civaie tramezzate nelle colline soprastanti da vigne e da fruiteti. Contiene Montereale un piano inclinalo verso 0.; umili collinette lo attraversano in più modi. Il suo territorio è diviso in i quarti denominati S. Maria, S. Lorenzo. S. Giovanni e S. Pietro. I na grande parte delle, montagne disboscale son nude.
La valle di Celano, costituisce con le colline che liene a fianco, la parte più ferace del distretto di Avezzano. Scorre per 18 miglia da Pescina a Tagliacozzo e comprende l'ampio bacino del Fucino. Oltre questo bacino disseccato, meraviglioso per la sua coltura, che si stende da Pescina ad Avezzano, un'altro, i campi Patentini, si stende lino a Tagliacozzo. Le colture a semina consistono in grani, granoni, biade, legumi, lini e canape.
I semi aromatici dell'anice netti campagne di Scurcola e i fiori dello zafferano in quelle di S. Demetrio, S. Maria del Ponte. ( àiporciano. Civitarcteiiga, Navelli. I-'onteechio. Sulmona, Mugliano, formano ogni anno ricco ramo di commercio. Apriche e fertili colline coronano il lato orientale e meridionale di detta valle, e offrono vaglie e pittoresche scene: bellissime quelle di Pescina, di Celano, di Avezzano coltivale più a vigne, a fruita, u olive che a semine : sulle montagne denudate si praticano coltivazioni di granaglie che danno scarso raccolto e cattive