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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   1 THE AtillUZ/.I - DIVISIONI', GEOGRAFICA, ECC. SOI
   I.e. civaie producono buone qualità in tulle le terre delle valli, specialmente della Siiluionese e dell' Aquilana : cosi pure la coltura e raccolta dei pomi di terra. Non v'ò Comune clic non abbia pinnte da orto. Le acque che abbondano da ogni parte servono a irrigare le loro piante nell'estate ed a rnlidarh• qua e là nel verno, operazione eseguila con molta arte nelle (erre di Popoli, ove dà verdure premature, grosse, tenere e saporose.
   Rigogliosa è la produzione degli orti di Amiterno, ricordali ila .Marziale che li chiamò orli /flirt'. e pregevoli sono i lini, dell' Aquilano specialmente, ed il miele e la cera dei Peligni.
   Le vigne occupano una grandissima estensione nell'Abruzzo ulteriore II. piantate per lo più nelle basse vallate e sopra le colline. Sogliono propagarsi con mnglioli nei principi di primavera, potarsi corte in febbraio e in marzo, tenersi basse e distanti fra loro di circa tre palmi. Più che altrove le uve giungono a maturità nella vallata di Sulmona per la dolcezza del climn e l'esposizione del mezzodì. Fin dai tempi di Ovidio orno rinomati i loro vini che .Marziale paragonava con quei di Toscana :
   .¦V ili bare P-li/ìli* atjilur rioilemin prarlis I r 11 iter in Tusris nnseltur 'min imjis
   Sono anche pregevoli i vini di Capestrano, ma molto gagliardi.
   Vigorosa è la vegetazione degli olivi nelle contrade di Sulmona, Popoli, Pcntima, Pellornno, Capestrano, S. Bulina. Ofelia. Gagliano, Cnslclvcechio, Celano, Paterno, Antrodoco, Citlnducale. e in poche pendici meridionali riparate dai monti.
   Le vallale ili Sulmona. Aquila, Celano e Cittaducale. nonché le apriche colline soprastanti abbondano di alberi ibi frutta, ciliege, pere, mele, prugne, pesche, albicocche, fichi, mandorle, noci, sorbe, castagne: specialmente la Mnrsiea produce qualità di mele di squisito sapore, e le. contrade vicine all' Aquila i mandorli.
   L'Abruzzo ulteriore II possiede, come abbiamo detto, un numero enorme di pecore che trasmigrano nel Tavoliere di Puglia e nell'Agro romano durante l'inverno; non molle sono le branche di capre, maggiori le rnandre di buoi : si allevano varie razze di cavalli; piccoli e robusti sono i muli che si allevano e si adoperano per soma : eastrati, agnelli e capretti sono li carni da macello più usilale. e squisite le \itelle di alcuni luoghi, ed in ispceie quelle di Bocca di Mezzo, che superano in squisitezza le Sorrentine. Le vaccine si mangiano solo nei comuni che contengono molta popolazione. Copiosi i pollami clic si esportano. Vi ha abbondanza di animali selvaggi c di caccia.