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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   itinerario vi
   Nula. Shocca nel piano Piotranzoni (1(177 in.) ove piegando per S. I-Gridio U7;ll in.) e l'ossa Pagaiiica, si arriva al paese di Filetto (I()!l(l in.'1, frazione dal euuiini.' di Paganiea. È'un valico importante perchè tutta la valle del Mavone o vallo Siciliana ti fa capo, e por ts-o ha lungo tutto il commercio di bestiame, dei prodotti della pastorizia, di oli. \ ini, cereali, civaie, combustibili c altri prodotti boschivi, friniti clic si aprisse la via nazionale nella valle del Vomano era C unico villico di cui si servissero le popolazioni dello stesse valli. Ila anche, un'importanza strategica e noli' occupazione francese del principio del secolo scorso l'csereitu discese dall'altipiano Aquilano nelle vallate dell'Appli ni no teramano transitando pel Vado di Corno.
   l'n terzo valico è quello detto del fiavorann o di S. Colomba a 2:1-28 m„ a mezzodì del precedente, e a soli i km. di distanza, esso pure nel Connine di Isola, il più elevato di tutti: sbocca nello stesso piano di Pietranznni e raggiunge la \ia del Vado di Corno, prima di arrivare a S. Kgidio. Questo valico però è praticalo dai soli pedoni ed è preferito, per la brevità di cammino, all'epoca dei pellegrinaggi di S. Franco ad Assorgi e ili S. benedetto in Aquila.
   Il quarto è il vado Ferruccio clic è a 227:ì 111. fra il nionle frena e il monte Camicia, clic conduce al Lagone del Campo Imperatore: è frequentato dagli abitanti ili Castel .Monto, di San Stefano e di Calaselo per ragioni di pastorizia.
   Il quinto valico è detto di Siclla, nel connine di Fariudola : è a 17:11 in. fra i monti Siella e S. Vito: vi si arriva passando nel ltigo Piano ; esso sbocca nel Campo Imperatore (in volgare Campriuliira). Ila considerevole importanza perché serve di sfogo ai prodotti delle Milli del Finn e del l'avo, i cui abitanti commerciano 0.,11'aquilario in ceramiche, oli, vini e cercali, trasportati a dosso di muli ai mercati d'Aquila, di S. Stefano e liari-seiano.
   Il sesto valico è quello di l'orca di Peline fra i munti Sca-rolano (11.in in.) e ficco i 144-2 ni.) a !lGì in.; è il più basso ed era frequentalo anche all'epoca romana, perchè vi passava il ramo della strada Valeria e ivi passarono in ogni epoca le truppe clic valicavano gli Appennini : ora vi si è costruita una via provinciale clic dovrebbe riunire le due province di Teramo e Aquila nella loro parto più meridionale, ma che nella provincia di Aquila è del tulio terminata sino al confine, mentre dal lato di Teramo la strada si arresta a Pietranico e a Pcsco-sansniiesco.
   Sebbene qncst i valico sia uno dei più importanti, pure gran parie delle popolazioni d.-lla vallata della ,\ora e del Tavo si serve del vado di Cannaliua più elevalo I,'!:!() in.) ma di percorrenza più breve : esso è quindi frequentato dai pedoni e