38 .
   LIBRO II - LA CONFEDERAZIONE PICENA
   scopo? Dopo le scoperte micenee, l'opinione che più parrebbe accostarsi al vero sarebbe questa: che quei cuniculi, scavati dalle genti che portarono fra noi l'incivilimento miceneo, ossia dai così detti Pelasgi o Etrusco-Pelasgi, fossero serviti da nascondigli, da uscite sotterranee in corrispondenza col-l'acropoli. Nulla toglie che in seguito, mutati i tempi, sieno potuti adottarsi a canali di scarico delle superiori piscine, come attestano i sedimenti limarii pietrificati. Chi sa ancora che le grotte rudimentali del resto della collina, da nessuno esplorate, non sieno state il ricovero dei trogloditi nell'età della pietra?
   Vili. Alfabeto - Misure - Monete. — L'alfabeto fu introdotto in Italia dalla Grecia; delle lettere greche assume le forme la scrittura più antica. A noi, come alle altre genti italiche del centro e del sud, dovette venire, al pari di ogni altro elemento di civiltà, per la corrente commerciale dell'Epiro e dell'Illiria. Ciò sarebbe avvenuto dopo l'istituzione delle Olimpiadi, ossia dopo il 776 a. C. Le più antiche scritture sono quelle della calcidica Cuma, da cui pare l'alfabeto sia giunto nel Lazio.
   Una facoltà, di cui l'uomo fece uso prima di questa di scrivere, fu quella di contare e poi di misurare e di pesare, prendendo anzitutto a numerare le dita delle proprie mani ; onde la più antica divisione di un oggetto parrebbe dover essere stata la decimale. Per misurare lo spazio, si valse del piede; per pesare, valutò il carico che potè librare sulla mano e sul braccio sospeso in aria. Per calcolare il tempo egli osservò il giro del sole e della luna. E poiché le lunazioni apparvero dodici, non tardossi ad adottare il sistema di divisione duodecimale.
   La moneta è il primo autentico documento in cui queste prime conoscenze umane furono sintetizzate nella storia di Hatra, ed è documento tardivo rispetto a questi primordii della scienza. La monetazione, che è l'espressione più genuina