50 . LIBRO II - LA CONFEDERAZIONE PICENA
1. Aterno. Il pago o castello marittimo di questo impor tante centro navale (Ostia Aterni) era, come ricavasi dai ruderi sulla sponda sinistra dell' omonimo fiume, nel sito detto Hampigna. Quivi, infatti, fu rinvenuta una iscrizione votiva a Giove Aterno, ed un' altra figurativa nautica nella quale si parla di un collegio sacerdotale della dea Iside. 1 Non v' ha dubbio quindi che l'antico pago sorse in territorio atriano. Non importa se più tardi fu detto dei Vestini e dei Marrue-cini, pei quali l'importante scalo era l'alimento ed il commercio, e se più tardi ancora, sulla riva destra, sorse prima Civitas Aternum, poi il borgo medioevale di Pescara, e da ultimo - cambiato anche il nome al profondo e sanguinoso fiume - l'omonima fortezza tornò a fabbricarsi nel luogo primitivo sulla sinistra sponda. Ciò tanto più in quanto che il nome di Aterno, come ho detto a suo luogo, mi fa pensare ad un' origine comune con Atri.
2. Pleninenses. Diffìcile è dire dove, nel Piceno, fossero queste genti, che appaiono di poca importanza e non .raccolte in centri. Solo Plinio li nomina una volta tra i Pausolani ed i Riciniìienses (Pausolani e Recanatesi d'oggi) nella descrizione della V regione. Parrebbe quindi che fossero da ricercare oltre l'Elvino ed il Tronto. Se però per ragioni unicamente etimologiche si voglia porli nell'attuale tenimento di Pianella, sulla sinistra del Pescara, essi dovettero far parte dell'agro atriano soltanto sui primordii dell'occupazione picena, prima del sopravvenire dei Vestini. Per quanto non si abbia alcuna notizia di un centro chiamato Pleninia, è d'uopo tuttavia ammettere che almeno un vico dovette esservi (se non altro al tempo di Plinio) dove i Pleninenses adoravano i loro lari ed amministravano il loro comune patrimonio. 2
1 Romanelli D., Topografia istorica del Regno di Napoli. Napoli, 1819; Db Guidóbaldi D., Quist. giurisd. della Hampigna, ecc. Teramo, 1875. Se anche vog'liansi rifiutare le iscrizioni attribuite ad Aterno, quali sospette di falsità (Corp. inscrip. la/., IX, n. 828, Mommsen), l'assunto del De Guidóbaldi, che è anche il nostro, è provato lo stesso.
2 Cfr. Sappia De Simone, Appunti sui popoli « Pleninenses » e Pianella