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LIBKO II - LA CONFEDERAZIONE PICENA
IV. Guerra nel Sannio - Hatria aderisce a Roma (428-52 di R. = 326-03 a. C.). — I Sanniti offrivano una gran ragione ai loro confratelli ed agli altri italici per giustificare la costoro titubanza, o, come altri vogliono, l'ignavia nel prender parte alla guerra che in fondo era d'indipendenza per tutti. Cominciavano dall'essere indecisi essi stessi del proprio volere, incerti sempre tra la pace e la guerra.
Domati i Vestini, Bruto ne traversò il territorio e scese nell'Apulia fieramente avversa ai Sanniti, ricongiungendosi col collega del Sannio. I Sanniti si perdono d'animo : nel loro seno si combattono i due partiti della guerra e della pace. Prevale alfine quest'ultimo; ed il capo del primo, Brufolo Papio, si uccide per non essere vilmente dato ai Romani in segno di pace. I Sanniti ne consegnano il cadavere insieme ai prigionieri di guerra ; ma i Romani che non credono, con ragione, alla sincerità delle loro intenzioni, lo rifiutano. La guerra si riaccende, ed i Romani cadono coi due consoli ed i due eserciti nella tremenda imboscata delle Forche Caudine. Pavidi ed incerti pei loro dissensi interni, i Sanniti non sanno approfittare della vittoria e dell'occasione propizia che per essi non ha l'eguale. Invece di tagliare a pezzi i Romani sbucare alle spalle loro nella Campania e nel Lazio, e minacciare seriamente l'esistenza di Roma, si contentano di spogliarli, umiliarli sotto il giogo ed imporre ai consoli una pace moderata, che questi accettano. Ma Roma si leva allora tremenda come una leonessa ferita, straccia il trattato, depone i consoli, rinviandoli al nemico con scherno feroce, e riprende la guerra.
Non era questo il contegno che poteva incoraggiare gli alleati. Hatria ed Ascoli si mantennero più che mai impassibili e lasciarono libero il passo all' esercito romano, che, dalla Sabina, sbucò nel Piceno e scese lungo l'Adriatico per andarsi a ricongiungere coll'altro sotto le mura di Lucerà. Quivi i Romani batterono i Sanniti in campo aperto, e Lucerà aprì loro le porte. Il dittatore Papirio Cursore ebbe la