Stai consultando: 'HATRIA = ATRI ', Dr. Luigi Sorricchio

   

Pagina (278/332)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (278/332)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




HATRIA = ATRI

Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma , 1911, pagine 324

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   CAPITOLO III.
   -275
   rose statuette della mia collezione e quelle di casa Cherubini, i più minuti oggetti che ogni giorno vengono fuori, e sopra tutto la monetazione ne' suoi pezzi migliori, che toccano il tempo della floridezza della Repubblica romana. Non mancano frammenti di fusione grandiosa. Ma abbiamo un argomento principe per' affermare che la bella arte era produzione locale, ed è una grossa matrice in terracotta « per « fusione di un mascherone in bronzo rappresentante una « testa di animale con ferro tra le fauci da cui doveva « dipendere od uscire qualche cosa » (Not. scavi, 1901, pag. 189).
   Tra i bronzi della mia raccolta sono infatti rimarchevoli simulacri d'animali, teste d'arieti, tartarughe, pesci, uccelli, cavalli, sfingi, membri virili, e sopra tutto un grande piede di leone, che certo era parte dell' animale fuso in grande proporzione, di buonissima arte. Non tutte le statuette sono rappresentazioni sacre; ve ne sono delle umane, civili e militari, uomini togati e loricati a piedi ed a cavallo ; e più d'una statuetta di media grandezza ha alle basi gli attacchi, pei quali evidentemente era congiunta a più vasti monumenti decorativi, ad edifìcii sacri e profani.
   Orificeria e glittica. — In Atri anche l'arte dell' orafo aveva assunto squisite forme : fondevasi e scolpivasi in oro ed in argento ed incidevansi le pietre dure, agate e corniole. Nella mia collezione vi sono quattro statuette d'oro, assai interessanti, con una d' argento, ed una diecina di cammei, di cui sette incisi. Mi limito alla loro descrizione nonostante sappia che dei prodotti gliptici se ne trovano altrove ed anche migliori, non solo per la comodità di studio, che ho avuto maggiore, ma perchè posso garantirne la provenienza locale, con che non s'intende escludere, per alcuni idoletti almeno, l'importazione dal di fuori. E ciò dico una tantum non solo per questi, ma per tutti gli oggetti che son venuto ed andrò citando del mio museo, il cui carattere è appunto quello di essere interamente locale.