CAPITOLO III.
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   3. Amorino accoccolato che scocca un dardo contro un albero.
   4. Donna in piedi, discinta e scoperta fin sotto le cluni, contemplantesi in uno specchio che tiene fra mani. Forse Venere callipigia, ed al certo un' etera.
   5. Una testa di vecchio barbato, di finissimo lavoro.
   6 e 7. Due teste laureate imperiali, che sembrano di M. Aurelio e di Commodo.
   8. Una grande corniola concava (mm. 45 X 30) ha un'incisione ad altorilievo di un- pregio artistico molto notevole. È il busto d' un soldato con 1' asta sulla spalla destra e il mantello sulla sinistra : ha in testa un elmo greco cristato e crinito.
   Terminerò chiudendo colle parole di Nicola Sorricchio, il quale ci rende consapevoli come in ogni tempo nei nostri luoghi si trovassero questi cimeli dell'antica arte, indizio non dubbio di progredita civiltà.
   « Di queste rarità bene spesso nel nostro territorio se ne «presentano; e per i tempi passati un gentiluomo dei si-« gnori Brigotti potette farne buon adunamento di preziosi « cammei che incastrar volle all' uso di collane per le « donne... Di questi cammei se ne sono andati trovando di « volta in volta peli' agro adriano e tre soltanto ne sono ti-« nora pervenuti nelle nostre mani » (op. cit., pag. 80) che ora appartengono a me e sono i nn. 2, 3 e 4 su descritti.
   Scultura e decorazione marmorea. — Abbiamo nobili residui anche di quest' arte che in Atri dovette essere fio-rentissima. Tali avanzi vedonsi, adibiti ad uso sacro entro la nostra cattedrale, in colonnette di squisito lavoro, sostenenti eleganti vasche oggi acquasantiere, in medie statuette, in capitelli che ora servono da porta-torcie; all'entrata del tempio per la porta maggiore trovasi da secoli giacente in terra una grande e bellissima colonna di marmo antico scuro di Numidia. Tutto questo ci dice che la chiesa d'Atri, al pari di tant' altre cristiane, fu decorata coi marmi ed i materiali dei templi pagani. « Molti frammenti di marmo lavorati, i