278 LIBRO V - CIVILTÀ E COLTURA ATRI ANO-ROMAN A
« quali dimostrano come alcune parti del tempio avessero « una decorazione marmorea » (Not. scavi, 1901, pag. 182) trovaronsi tra gli avanzi del sacrario in contrada Torroni. « Dalla collina di S. Antonio, situata circa un chilometro a « sud di Atri, proviene una testa giovanile imberbe in pietra « tenera di Manoppello, alta centimetri ventitre. I capelli « sono tagliati corti sulla fronte, secondo la moda dei tempi « d'Augusto. La modellatura della fronte e specialmente degli « occhi, i quali invece di essere incavati sporgono fuori, è « imperfetta. Ma la testa non manca di carattere, special-« mente nella parte inferiore del volto, labbra e mento » (ivi, pag. 190).
Di altri frammenti marmorei si ha notizia nel medesimo periodico degli scavi, all'anno 1876.
Un cippo marmoreo con decorazione e piedistallo, qualche testina ed una mano muliebre di squisita modellatura in marmo pario sono nel mio museo. Dove ancora appare il buon gusto scultorio degli atriano-romani, si è in alcuni monumenti funebri come quello della gens Naevia, una bellissima ara in marmo grigio scuro con due emblemi scolpiti ai lati, una patera ed una targa. Elegante ancora il sepolcro del liberto Yenerio, un sacrario con sculture a fiorami all' intorno ed a meandro sulla base, e quello di Terminia Sabina, un cippo tutto scolpito all' intorno con sopra a rilievo i simboli muliebri, una cista, due aghi, uno specchio, un paio di sandali. Notammo il sarcofago di C. Vitali ed altro può ancora vedersene nell' atrio del palazzo comunale ; è un alto rilievo di ottima fattura a più figure nude intreccian-tisi e correnti tra rami d'edera con altra a terra: v'è in mezzo un mascherone e sembrami nell' assieme una scena bacchica, opera dello scorcio della Repubblica.
Neil' agro si son trovati finora pezzi di decorazione marmorea del tempio di Giove sulle alture dell'omonimo monte, ed a Molitorio, nel cuore della colonia latina, come già notammo altrove.