CAPITOLO III.
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di Benevento Januariano alienino (liticissimo et desideran-tissimo (C. I. L. 2101). E Nola e Benevento erano consorelle latine di Atri. E forse questo Apro potè avere qualche rapporto ed essere anche la stessa persona del liberto Apro di Atria Athenais e di C. Figellio Frontone della lapide rinvenuta a Vasto nella chiesa di S. Maria (C. I. L. 2881). A Turri, sotto la Maiella, dove era l'antico Forum noi'ani, troviamo inscritti P. Atrius ed il suo liberto Suneros (C. I. L. 4866); a Tornimparte, nell' agro amiternino, i due fratelli P. Atrius Ampliatus e P. Atrius Arrenianus (C. I. L. 4349); a Scoppito, nello stesso agro, P. Atrius Tertius (C. I. L. 4437); in quel d'Ariano di Puglia ed a Monteleone, lì prossimo, un' altra Atria ed un altro Atrius (C. I. L. 1437-4912). A Cingoli delle Marche trovansi i nomi di due liberte, che avevano preso il nome dai patroni: Atriena L. L. Secunda ed Atriena C. L. Callista (C. I. L. 5685-5689).
Tutti questi ultimi luoghi appartengono alla IV e V regione augustea, al paese dei Vestini, al Sannio, al Piceno, ossia alla zona in più frequente e diretta relazione con Atri. Non pertanto la memoria epigrafica propria di Adriano imperatore e della sua gente in Atri, finora, manca. Ma non può dubitarsi, dopo quanto sappiamo, che da un momento all' altro, facendo quegli scavi e quelle ricerche sistematiche che non si sono mai fatte, essa non venga fuori : il che, se è desiderabile, non è necessario ad accertare la provenienza della gens Hatria da Hatria Picena ; tanto del resto ammettono pienamente il Gregorovius e lo stesso De Vit (op. e loc. cit.).
Non vogliamo lasciare l'argomento senza accennare a due personaggi che abbiamo segnati nel dizionario e dei quali non siamo sicuri che appartengano a noi e neppure alla gens Hatria. L'uno è il martire Adrias rammentato in un antico carme riportato dal De Rossi (Roma sotterranea, I, 263):
Post lune Adrias sacro mundatvs in amne
Et Paulina sua consociata viro.