30'2 LIBRO Y - CIVILTÀ E COLLURA ATRIAXO-ROMANA
L'altro personaggio, che prendo dal De-Vit, che a sua volta toglie dal .Premia e dal Raoul-Rochette,1 è quello di questa greca iscrizione;
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Il Proniis legge: Alitino!) Marcello (figlio) di Oreste Adriano disegnò come architetto, e non può leggersi diversamente. Aggiunge di non aver potuto vedere la prima stampa dell' iscrizione, essendo il marmo ora in Olanda, mentre era stato scoperto in Adria Picena o nella Veneta, ina egli ignorava in quale delle due. E stata questa la ragione per cui ho segnato i detti nomi nel mio dizionario.
Però essa iscrizione fu pubblicata al 11. 6188 del Corpus inscript. Graecarum e nelle Addenda è data come sospetta di essere falsa.
E la falsificazione, secondo 1' editore del Corpus, sarebbe avvenuta togliendo per Antinoo, preteso architetto di Adria Picena o Veneta, la leggenda impressa sui numismi coniati in onore del celebre amasio imperiale, che nulla ha che vedere, coli'una o coli'altra Adria.
Gens Fonati a.
È gente che appare assai tardi in Roma: è plebea, e quindi chiara la sua origine non romana o latina, ma non se ne conosce la provenienza. Battè moneta nella persona di C. Egna-tius Maxumus, triumviro monetale nel 71 a. C. Per questa, come per le altre genti, delle quali sono ignoti i paesi di origine, non spoglierò gli indici nominativi delle voluminose opere epigrafiche, nè mi varrò dell' Onomasticon del De-Vit,
1 Promis C., Gii architetti e l' architettura presso i Romani. Torino, 1871 ; Raoul-Rochettb, lettere à M. ScJiorn, j>. 349.