Stai consultando: 'HATRIA = ATRI ', Dr. Luigi Sorricchio

   

Pagina (310/332)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (310/332)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




HATRIA = ATRI

Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma , 1911, pagine 324

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   CAPITOLO III.
   -307
   nel 506 d. R., principe del Senato, censore e maestro dei cavalieri. Il buteo è il nostro sparviero, l'uccello di buon augurio che si posò sui rostri della nave, in memoria del quale, per la vittoria ottenuta, il primo della casata si cognominò.
   Riterremo quindi che un ramo dei Fabii Buteoni fu quello che emigrò in Atri al tempo delle deduzioni coloniche, e prese il cognome Hatrimius per distinguersi dagli altri Buteoni rimasti in Roma.
   Paolo Fabio Massimo o Q. Fabio Massimo Paolo. — Chi questi si fosse abbiamo visto nel parlare della colonia augusti'a e del patronato che egli vi aveva. Era un favorito di Augusto, un principe della nuova corte, parente dell' imperatore ed insieme del poeta P. Ovidio Nasone, sulmonese, che 1' esalta insieme alla sua gente in moltissimi luoghi, superbo com'egli era di tanto parentado. Poiché, come dicemmo, a noi pare che qualche rapporto, rispetto ad Atri, dovette essere tra i Fabii Buteoni Atriani e questo Q. Fabio Massimo, patrono della colonia atriana, ci nasce il dubbio che tale relazione debba ricercarsi a traverso l'affinità del peligno Ovidio. Chi era la moglie decantata del poeta, consanguinea di Q. Fabio Massimo? Apparteneva alla gente Fabia e perciò la chiamarono Fabia ; ma Ovidio, che pur tanto ne scrive, non ce ne dà il nome ed ancor meno la paternità. Ci dice solo che è dei Fabii, che ebbe prima di lui altro marito, da cui nacque una figlia, maritata a Suilio, compagno di Grer-manico (Pont. 1. 4, ep. 8).
   Altrove Seneca (De const. sap. c. 22) ci parla di un genero d' Ovidio, che fu Fido Cornelio Fabio, da lui conosciuto.
   Fam. Fronto.
   L' appellativo Fronto appare cognome e non gentilizio. Notevole che esso trovasi fra noi come in Adria ed in generale nel Polesine, come attestano l'iscrizione 198 del De Vit e la 2286 del Corp. Inscr. Lat. voi. V ; nella prima trattasi di figuli, nella seconda di un dispensatore imperiale del tempo di Claudio.