308 LIBRO V - CIVILTÀ E COLTURA ATRI ANO-ROMAN A
Che il retore, maestro degli Antonini, M. Cornelio Frontone appartenga o meno all' omonima famiglia atriana, nec refellere, nec probare ausus sum. Abbastanza ne dicemmo, trattando di M. Aurelio imperatore e della letteratura atriana. Basterà qui riportare nella loro forma integrale le due iscrizioni che autorizzano il nostro sospetto. La prima fu rinvenuta al Colle della Giustizia, alle porte di Atri; e la seconda, che stabilisce una parentela tra i Frontoni e gli Hatria, trovasi in Vasto entro la chiesa di S. Maria.
Epigrafe atriana:
AVFIDEN A • SECV
NDA • C • T VLLIO C-F-MAI-FRONTONI
Il dittongo AI per A E della parola MAI che leggesi Mae-ciae, e la mancanza di D. M. S., assegnano alla lapide un tempo assai anteriore a quello di M. Cornelio Frontone.
Epigrafe vastese :
D M-S-C•FIGELLIO FROfTONNO VIX • AN • IX • IIX • D • II C • FIGELLIVS FRONTO-ET IA • A H ENAIS PARENTES • FILIO PIE IT ISS • ET • SIBI ET • APRO • LIB • B • M •
Questa epigrafe appare, pei suoi caratteri estrinsici, dei' primi due secoli dell'Impero. Insieme le due memorie lapidee stanno ad attestarci la preesistenza nei nostri luoghi dei Frontoni dall' età repubblicana ai primi due secoli dell' Impero, quando al tempo di Adriano imperatore cominciò a fiorire l'eloquenza di M. Cornelio Frontone.