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L'Ospedale di S. Antonio Abate in Teramo
e le sue vicende storiche
Francesco Savini
Tipografia A. De Carolis succ. Scalpelli, 1902, pagine 98

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a cura di Federico Adamoli

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   lino, OOtne impalile a (jiMAtO mi annuo confo di 18 danari. 1>Ì IMI altro •.pedali-, cM.-tclltc j-ia liei 1 liM. è lifOnlO ili un altro simile Libn- ccnsiuilix, tuttora in archivio ed esa-niinato dal l'alma ('). cioè ili quello di S. Matteo, abolito liei 15.5S per dar luogo ad ini monastero eli henedettine. a sua volta nel V&\1 destinato al real collegio (*) e Oggi a questo insieme ed al lieeo. Non sappiamo poi, se tra i luoghi poveri beneficati col suddetto testamento del 1L'77 fosso allora il .Monte di Pietà, elle certo esisteva ili Teramo più tardi. Dil'atti il .Mu/.ii in un'opera inedita (3) faeea voti porche si ravvivasse « il Monte della Pietà «la molti anni « estinto », culi elle scriveva negli ultimi anni del secolo XVI. Ma torniamo all'ospedale di H. Antonio Abate.
   t. La sua fondazione viene dumpie attribuita, conio al>-biamo accennato, a l'.aitoloiumeo ili Zall'ono nel 1323, e ciò. senza dubbio, almeno a- uiorni nostri, dalla bolla, che lo riguarda, del romano Niccolò degli Arcioni, vescovo di Teramo. pubblicata da! l'alma I '/ e da noi qui data nel l'appendice n. Il . Ma -lii bene esamina tale atto scorge tosto ch'esso non e una bolla di fondazione, sibbene un privilegio di esenzione, come lo chiama quel prelato; « presoli» « exentionis jirivilegiuin ». Nondimeno fu appunto « 15ar-« tolonieo Zalfonis, Ilospitalario S. Autonii «lo Teramo », che nuovamente cost russe l'ospedale nelle sue case, le quali però erano state acquistate dalla devozione de' fedeli e specialmente dalla collazione «lei beni del fu canonico Valentino o altrimenti «la lui stesso a giusto titolo, e ciò per servire i poveri e gli ammalati, P perchè da questo luogo si traggono soltanto, almeno ora, notizie «Ioli' origine e. dello scopo «li quella insiitiizione, lo riferiamo anche <,iii
   li Falsa, si. .u Tatuo, cnp. 40. Esiste ancora mi t'Ardi, caplt. di Teramo, a. 64.
   Si Meni, \ ni. IN. croni lietla «lei mon. ili S. Matteo. E curioso qui il dover notavi' che nell'Aquila. ove land ospedali fiorivano nel Medio Evo, ve ne lusserò Ire appunto con lo slesso titolo dei ire teramani, cioè ili S. Spirilo, di S. Matteo, e di S. Antonio. Cosi in un teslamento dei i di dicrmlire del 1338, registrato in un catalogo aquilano puhldiratu ila G. Riverii Vedi llnlleit. stor. aliruz./.., l'as. (jennaio I! 01 pap. 331.
   3, Dlt'Zii, Dialotrhi curiosi ecc. parte II.; ap. Arrisola, Meni. niss. di Teramo, ad an. liiiii e ap. Savim, Il Comune teramano — Roma, 1 SOM; pa£. (08.
   i Palma, Op, cit.: voi II. cap. 3!i in principio.