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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
do] 1170; una del 1701, chi' servi ni capitolo nella questione con l'ordine costantiniano, il quale, come successole degli Abati di S. Antonio di Napoli, tendeva ad impadronirsi del nostro ospedale, siccome vedremo (§ 14); l'altra del 1S10, che solo servi agli avvocati del capitolo, elio non videro quello precedente del 1791, nell'ultima eausa del issi». Questa tu l'atta dal notaio teramano Francesco Uicci, per una causa fra 1' ospedaliere Lanciapprima e 1' amministratore Canonico Sabatini; ma nelle carte dell' os]ledale nJ esiste soltanto la semplice trascrizione, e, quando c'invogliammo di cercarne la copia autentica nelle carte della regia udienza del 1701 esistenti nello stesso archivio provinciale, nulla vi rinvenimmo, come nulla trovammo noli' archivio notarile di Teramo fra i protocolli di (pici notaio Ricci. Non ei restava perciò a far altro, che usufruire la suddetta trascrizione del 1701, come la più antica fra le esistenti e anche la più compiuta, per avere tutto il prologo e la chiusa notarili del 1470, che mancano nel l'alma. Così dunque noi pubblichiamo fra i nostri documenti ( li. 11} il privilegio arcioniano, servendoci da una parie della stampa del l'alma e notando dall'altra a pie di pagina le varianti della copia del 1S01 e quelle dell'altra del 1SL!'. Avvertiamo inoltre, clic il l'alma volle introdurvi, a (pianto pare, alcune correzioni, per (pianto grammaticalmente legittime, altrettanto arbitrarie. |