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L'Ospedale di S. Antonio Abate in Teramo
e le sue vicende storiche
Francesco Savini
Tipografia A. De Carolis succ. Scalpelli, 1902, pagine 98

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   * vite », e «li ciò si gravava la coscienza del vescovo, e da ultimo elie Valentino si facesse promuovere negli ordini sacri e dimorasse nella sede «lei capitolo, ossia in Teramo. Fin (pii il documento vaticano ('), ili cui daremo il testo in fine (n. I). .Ma il canonico Valentino rispose bene alla fiducia in lui posta dal papa e dal vescovo; anzi meriti) anche quella de' suoi colleglli del capitolo e tanto che salì fra essi ai primi onori: difatti dal I2!lt; al 1300 lo troviamo, siccome trae il l'alma dalle memorie capitolari (s), e ricaviamo noi da una liolla ili Bonifacio Vili ( '), prevosto del capitolo. In questa liolla il nostro Valentino, ivi pur detto Valcntiuum Aulirci1 l'rri>oxihun, insieme con 1' arcidiacono Aulirli riunì e con un altro canonico ('onrtitluni ile Exculo, appare scelto dal capitolo uno dei tre elettori del vescovo ili Teramo che riuscì Rinaldo ili Aeqitaviva: egli fu dunque degno di quegli onori, almeno per la liberalità sua verso i poveri e gl'infermi, di cui ci è prova la gran parte da lui avuta nella ricostruzione dell'Ospedale di S. Antonio Abate. La data poi del 1323, apposta al privilegio arcioniano, ci mostra, col ¦ quondam domili Valentini • coni' egli fosse, già defunto in quell'anno. Tale menzione unita a quest'altra del lL.)ii ci itrova ( e con ciò rispondiamo alla seconda questione ), che la ricostituzione dell'ospedale deve assegnarsi al periodo trascorrente fra il 1296 e il 1323. I>a ultimo, collegando qui queste notìzie con le precedenti, noi ne trarremo, che, mentre la fondazione fu uh orit/inc capitolare, un canonico la ravvivò e l'arricchì. Ma allora si dirà, (piale parte ebbe Rartolommcn di Zalfone nella ricostituzione dell'ospedale A noi pure di aver chiarito tale punto più indietro (§ (i : ni- a ciò, che quivi dicemmo, si può opporre, a nostro giudizio, qualche frase mi po' dubbia della bolla del L'ili.'!, ad ( sciupio quella, con cui si dice allo Zallbnc: « in « doinibus tius.....llospitale.... noviter constrnxisti »,
   I Ardi. s((j. vi lira»»: ri;;. , ,in> U\ rpiai. Nin i. I\. n. 207 a e. IM verso.
   Si Palm», Op. di. e loe di. ov'é delio Viilcniino di Andrea.
   Si Ardi. secr. ralirantc I'.i';;. di lliuiifario Vili n. SO, nn. VII ( 1360) leti. i'JS, cap. 77.