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L'Ospedale di S. Antonio Abate in Teramo
e le sue vicende storiche
Francesco Savini
Tipografia A. De Carolis succ. Scalpelli, 1902, pagine 98

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   n'esisti' il documento (') in una notn «lei ministro degli affari interni diretta da Napoli ai 13 di ottobre del 1813 all'intendenti? (oggi prefetto) ili Teramo, la rpnde stabiliva eosì: « Invece della carne porcina e del pane benedetto ai « Canonici della Cattedrale Aprutiua, che hanno l'obbligo « dell' Ciuciatola e Messa solenne nella vigilia e giorno « del Santo, saranno prestate, a ciascuno dei medesimi au-« analmente lire (') sei. quando seguitassero negli atti in-« di viti itali del culto ». Tale prestazione in danaro fissata poi complessivamente in lire italiane 5)2,82 annuali all'intero capitolo (oltre lire 15,17 al vescovo), è stata sempre pagata sino ad oggi, salvo il tempo trascorso dal 1870, quando la congregazione di carità la negò al capitolo, sino al 1882, allorché questa fu costretta a versarla, come vedremo (§ 17), dal tribunale e dalla corte d'appello.
   10. Ed ora, tornando alla storia, diremo, che la fondazione capitolare dell' ospedale e il diritto dei canonici di amministrarlo sono confermati anche dagli atti non solo capitolari, ma vescovili, posteriori. Difatti il regolamento amministrativo dell'ospedale fatto dal vescovo Montesanto nel 1003, e che noi pur riferiremo fra i nocumenti (n. V), per quanto ammetta l'ingerenza del vicario vescovile (del resto, come vedremo, sempre vittoriosamente combattuta dal capitolo), pur riconosce ed allida ai canonici il governo di quell'instituto. Il capitolo poi nei suoi atti all'ernia spesso cotesto suo diritto, e in una sua deliberazione, che citiamo per esempio, dei 13 ili luglio del 1 738 (3), si asserisce che 1' ospedale « sia stato t'ondato, eretto e dotato sin dal 1. « febbraio 13.24 (leggi 1323) dal nostro Capitolo ».
   Anche la sua immunità e la sua difesa erano, secondo gli usi del tempo, guarentite dall' autorità comunale nel medio evo. 10 negli statuti teramani del 1-110 è un'apposita rubrica, che daremo Ira i documenti ( n. Ili), e che obbliga i giudici e i rettori della città, sotto pena ili 25 lire,
   li Arch. prov. ili Teramo, Opere pie; Ospedale ili S. Antonio ili Teramo. ¦Ji Erano le lire l'r.'Hi' rsi allora introdotte nel trillo. I Arcli. rapitol. di Teramo, voi :.n. fol. lai.