|
a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
(letta decisione della deputazione provinciale: e poi. con sentenza dei ,> di novembre ilei IN7!> ('), si dichiarò incompetente, perchè la somma rivendicata dal capitolo oltrepns-sava le lire 1.500. Si passò quindi al Tribunale civile di Teramo, che al I di febbraio del 1881 ( ). riconosciute valide e legali le copie della bolla arcioniana del 1 -ìl'.'T e della citata deliberazione del 1*1.'». legittima 1' ani mi ni ( l'anione del capitolo tino al 1 s;ìl. esaminati i bilanci della Congregazione di carità ili Teramo portanti sempre essa prestazione dal INI!» al 1N70, esclusa in questa ogni natura feudale o di regalia, e riconosciuta invece nella stessa prestazione un semplice corrisitrtliro dei diritti del capitolo e del vescovo rinnnziati con la bolla del i:>2:'> all' amministratore Pro tempore Bartolommeo di Xall'one, condannò la Congregazione a pagare al capitolo la sostimi arretrata di lire S.!.>..iS e per l'avvenire in ogni anno la detta prestazione. I.a Congregazione ricorse alla corte di appello dell'Aquila, e ipie-ta. al 1 di dicembre del 1 SS2 (:l), confermò l'ora riferita sentenza del Tribunale. 11 capitolo non pertanto rinunziò generosamente, nel di 17 di dicembre ilei lSS.'i ('i, a tutte le somme arretrate, clic allora salivano a lire 1 170. Hi. a benefizio ili un orfanotrofio maschile ancora ila erigersi e riscosse poi sempre la già contrastata prestazione annua ili lire 0li,S2. |