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L'Ospedale di S. Antonio Abate in Teramo
e le sue vicende storiche
Francesco Savini
Tipografia A. De Carolis succ. Scalpelli, 1902, pagine 98

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   uni non più mantiene i proietti, che per le attuali leggi sono sostenuti tlalla ]>rovincia, uè ricovera i poveri. che sono accolti in imi asilo ili mendicità, ma indipendente dall' ospedale, e molto meno accoglie i pellegrini; sibbone mantiene 30 malati dei «lue sessi grataitainente, oltre quelli paganti, e i militari e i sifilitici a spese dello Stato, ed oltre òdi» maniaci delle due provinole dell' Aquila e ili Teramo con una retta giornaliera •• personale pagata dalle medesime; e da ultimo sostiene l'Ospizio marino in (iiulianova pei bambini rachitici e scrofolosi in parto spesati da altri enti e in parto gratuitamente.
   L'I. Il governo e il serv izio di tali institiiti. cioè dell'ospedale e delle sue sezioni del manicomio e dell'ospizio inal ino, sono regolati ai giorni nostri dallo Statuto on/miiro tlrll'O-Kjiiihilr (li S. Antonio Abate votato dalla Congregazione di carità di Teramo, che lo amministra, ai L'I» di giugno del 1 !HMI e approvato da un regio decreto ai 7 di settembre dello stesso anno, siccome si scorge dal testo, che noi trascriviamo integro fra i documenti in. XII). Di questo noi, siccome abbiamo tatto ili altre leggi simili per le epoche anteriori, daremo qui una breve analisi. Dopo essersi ivi accennato all'origine dell' ospedale dalla bolla del vescovo Arcioni del Dtli.'J ( art. I i. so ne indica lo scopo di curare nell'ospedale i malati acuti e cronici (però guaribili ). nella sezione del manicomio i l'olii (art. '2 ) e in quella dell'ospizio marino in (iiulianova gli scrofolosi e i rachitici (art. •'» ); gratuitamente nell'ospedale i poveri del circondario di Teramo ( art. .» ) iu un numero proporzionato alle proprio rendite ( art. (i ), e a pagamento jjrp infermi delle altro regioni (art. 7). I n direttore, un vici--direttore aggiunto dopo la compilazione dello statuto) e un assistente pel manicomio: un direttore e due medici chirurgi assistenti per l'ospedale curano i malati con la facoltà, concessa all'uopo dal presidente della Congregazione di carila, ai giovani medici di frequentarne lo ale e col sussidio di un farmacista patentato agli stipenilii dell'ospedale (art. * t. (Il'informi vi sono ammessi con un certificato ili povertà e con