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L'Ospedale di S. Antonio Abate in Teramo
e le sue vicende storiche
Francesco Savini
Tipografia A. De Carolis succ. Scalpelli, 1902, pagine 98

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   connine fli Teramo por altri 2, di L. 720 da nn privato por I orfani (coi .'5.'! ora tenuti dall'ospedale o coi 9 del lascito Savini o coi 2 dell'assegno del comune di Teramo) servirà a mantenere il notabile numero di 54 fanciulli nel nuovo orfanotrotìo edificato a spese della congregazione di carità. Notiamo, clic, a mantenere i 33 orfani dell'ospedale, concorrono altresì lo lire 1 170, donate, eome si è detto, 17) dal capitolo nel 1883 e lire 500 date dagli eredi Romnaldi. Una lapido nell'atrio dell'orfanotrofio (n. 15) ne ricorda la fondazione. Da ultimo l'Ospizio marino in (Iiulianova fu iniziato al 1° di agosto del 1880 con la donazione del senatore Vincenzo Irelli ( n. 3 ) di lire 6,000 e dell' area data da Gaetano De Bartholomeis di (Iiulianova. ripreso e menato a buon punto nel 1897 dal comitato di beneficenza ^teramano con lire 461 da questo raccolte, con lire 6,000 dell' altro comitato di carità provinciale in-stituito dal oolite Einmanuele ('olitili, ili Venezia, con lire 100(1 di Giuseppe Savini e con 660 di altri instituti ;fu prossoeclié terminato negli anni 1806-1898 dalla congregazione di carità di Teramo con altro lire 7.74(ì. Costa dunque in tutto finora l'ospizio marino lire 21,840; ina molto migliaia ili lire incombono alla stessa congregazione per compierlo ed ampiarlo all' uopo.
   36. Con le economie fatto noli' amministrazione e specialmente sui proventi della cura ilei militari infermi e delle prostitute, accresciuti dal frutto della vendita ili alcuni terroni, si acquistò man mano rendita sul debito pubblico, in modo olio il capitale nel 1869 ne ammontava a L. 42,300. Noi 1S99, come si è detto nella parto storica (§ 18), se ne acquistò per altre lire 61,000: e ciò senza parlare delle case comperate e delle donazioni ricevute, di cui si è tenuto discorso al proprio luogo (§§ 33 e 31).
   37. So non che nel moto di tanta vita, fra si varie mutazioni e rinnovamenti, il nostro instituto non poteva non subire qiianclie impedimento nel suo cammino e non sentir quindi il bisogno ili straordinarii sussidii por la difficile via. E in tal caso dovettero gli amministratori ricor-