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   Porte I - La contea di Apruzio.
   stranialo in quella dissertazione: qui ci terremo paghi a dar solo gli argomenti necessari a provare il nostro assunto, traendoli in eompedio dalla medesima. 1. Le dizioni delle ivi riferite lettere di S. Gregorio Magno: in una (1) si legge la frase: « Aprutium pastorali solicitudine « destitutum » : anzi in alcuno edizioni meno corrette si dice esplicitamente: « Aprutium civitatem »; un'altra (2) è diratta: «Opportuno de Aprutio»; ed anzi a proposito di quest'ultima sono notevoli le varianti riferite dal Hartmann, ultimo editore delle lettere gregoriane, e da noi ripetute, nelle note al nostro documento I nell'appendice, e che trovansi nei vari codici vaticani: «de « Abrutio; de Abrucio; episcopo de Abrucio». Tali dizioni, riguardanti la patria di Opportuno, debbono certo determinarla in un luogo preciso e non vagamente in una regione. 2. Un geografo del secolo vii, rozzo ma di grande autorità (3), annovera Abruticim tra le città del Piceno. 8. Tutt'i documenti nostri dei secoli ix, x, xi e del principio del xri. sieno quelli del celebre cartulario della chiesa aprutina visti dall' Alitinovi (4) e da) Delfico (:>). e sieno gli altri citati dal Gattola (6), dal Muratori (7) e dal Palma (8), e che noi annoverammo
   (1) S. Gre». I, Epist. lib. XII, ep. XII in Moti. Germ. Hiit. Bcrol. 189:!.
   (2) Id. ep. 68, lib. X.
   (3) Anonymi Ravenn. Da Geographia, lib. V. Pnrisiis, 1678; IV, 31.
   (4) Antixori, Memorie mss. nella fìihl. Pror. eli A    (5) G. B. Delfico, Dell' Iuteramnia Pretuzia, pp. 21-2~j. Napoli, 1812.
   (6) Gattola, Hi.it. Cositi, pp. 141, 196, 231, 326.
   (7ì Miniatori, Chron. Caxaur. nei R. It. Sor. App. col. 965.
   (8 Palma, St. di Teramo, voi. I, capp. XIX-XXIII.