Stai consultando: 'La Contea di Apruzio e i suoi conti Storia teramana dell'Alto Medioevo', Francesco Savini

   

Pagina (25/286)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (25/286)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   18
   Parte I - T.a contea di Apruzio.
   quest'ultimo sia dell'antico Pi-aetuUium c sia del medioevale Aprutium sin dai tempi preromani, come provarono i recenti scavi della necropoli di Tortoreto, in cui il rito funebre apparve perfettamente simile a quello dello tombe di Novilara, presso Pesaro (1), e fino all'epoca della conquista normanna del nostro territorio alla metà del secolo xii, siccome diremo nella parte storica.
   6. Ma passiamo ora a determinare l'estensione e i confini della contea aprutina. Il Palina(2), clte si diligentemente ne indagò la storia e la topografia, dopo aver detto: «che il Prcietutium del tempo de' Romani sia « identico all' Aprutium de.' bassi tempi, è ella una sto-« rica verità da potersi rigorosamente provare», così ne descrive i confini: «a Levante l'Adriatico, a Setten-« trione l'Agro Ascolano ed il Trucntino. a Ponente gli « Appennini, ed a Mezzogiorno il corso del fiume Vo-« mano. Furono in seguito precisamente i medesimi i «confini dell'Aprutio, come il lettore andrà vedendo da « una folla di pubbliche e di private carte », che il Palma trascrive e cita nel corso della sua storia teramana. E tanto pur noi vedremo in questo scritto con vecchi e nuovi documenti, che, prima esamineremo al luogo opportuno e poi daremo integramente in appendice. La consistenza, diremo così, territoriale dell' Aprutium fu immutata in tutta la storia e non subì quelle variazioni, che ebbe il ducato di Spoleto. Qualche frastaglio esso pati all'epoca della conquista normanna, quando al nord segui qualche lieve alterazione ne' confini con la contea ascolana, come prova quella leggiera differenza tra i
   (li Blu/io, La Nereo]>f>li di Xordara in Mommi, antichi, pulibl. (falla U. Accademia dei Lincei, voi. V.
   (2 Palma, op. cit. voi. I, cap. XIV.