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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

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a cura di Federico Adamoli

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   c) Storia.
   25
   storia còti la lettera di S. Gregorio Magno a Passivo vescovo di Fermo, da noi riferita (doc. I), altrettanto è incerto, quando precisamente siasi costituita la contea di Apruzio col suo vero e proprio territorio. Non f- da credere, che alla fine di quel secolo vi essa esistesse quale appare più tardi nel secolo viij, o almeno, che l'« Anio Comes Castri Aprutiensis » della suddetta lettera gregoriana governasse un vasto territorio come quello dell'intera contea aprutina. Piuttosto deve ammettersi, ch'egli fosse, come indica la parola «(.'astri», un comandante militare di città o di fortezza, quali erano nel greco Esarcato (a cui soggiaceva allora il nostro paese) e quali li giudicano il Bethinann-Holhveg (1) e il Hegel (2); giudizio accolto dai più recenti, come, il Diehl (B) e il Hartmann (4). E ciò tanto più, che allora non si parlava ancora del « territorium aprutiense » ; ed anzi lo scrittore di quella lettera, dicendo « Comes castri apru-« tiensis ». vuol limitare il dominio al solo «Castrum». o città che si fosse. Invece ['«aprutiense territorium». che si sa designare allora la circoscrizione di una contea, appare, per quanto ci è noto, la prima volta nel 767 in una carta longobarda di Farla, che noi daremo in appendice (doc. II): mentre il primo conti! «de Apru-« tio » si presenta in un documento teramano dell'891 (doc. Ili): ma.noteremo insieme che, come dimostra il
   (1) Bbthmanx Homavho, Urspruui/ de.r toniti. Staedtefrei-he.it, pp. 189-190. Bonn, 1846.
   (2) Hboui., Slor. della roslituz. dei niiinic. ita/.-, trad. Conti, pp. 87, 160, 166. Milano, 186J.
   (3) Dirmi,, lifin les sur l'adm/ii. hi/za ni. dans /' Kxarchat. Paris, 1888.
   (4) Hartmann. Note alle Ejiist. (Irei/. I (in Man. Germ. Bist.), v. II, p. 90.