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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

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a cura di Federico Adamoli

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   l'urte. I - La contea di Apruzio.
   Hegel (1). sotto i Longobardi il territorio di una citisi restò quello del tempo romano. Quindi noi crediamo, che la vera contea aprniina nel senso e nell'estensione dei documenti, dal secolo vm in avanti, cominci con l'ultima epoca longobarda, cioè con lo scorcio del secolo vm, quando appunto essa fu stabilmente occupata da quella gente: perciò, durante l'anteriore periodo bizantino. è uopo considerare la podestà e la giurisdizione de' conti aprutini alla stregua del diritto greco nell'Esarcato, come del resto meglio si dirà nella parte amministrativa (§ 25). L'Antinori (2) dà come notizia generale l'instituzione del gastaldato.com'egli lo chiama, aprutino per opera dei Longobardi : se non che, in quanto al nome di gastaldato, dobbiamo qui avvertire, che la nostra regione, negli atti più antichi, come abbiamo lin qui veduto e vedremo in seguito, ha sempre nome di « territorium » o di «Comitatus», titoli equipollenti, e che, se appaiono unii volta i gastaldi de Apriitio. questi si presentano quali magistrati del conte omonimo, siccome testé accennammo e meglio mostreremo nella parte amministrativa (§ 39).
   In quanto poi all'instituzione longobarda del nostro contado, essa si può supporre, come noi qui sopra abbiamo supposto; ina, ripetiamo, non v'ha documento, che ci provi quando veramente essa l'u costituita. Anche il Delfico (3) fa longobardi il nome e la contea di Aprutium; ma, in quanto al suo gastaldato, nota contro il Pellegrini ed altri, che parlano del « Castaldatus Te-« ramnensis » in Teramo, che quello sia di Terni, pur posto nel ducato di Spoleto; come ben dimostrano, egli soggiunge, il Laureto ed il Della Noce.
   (1) Hkiibi., op. cit. p. :I18.
   (2) Antikori, Meni. ms.s. cit. Teramo, ad an. 1062.
   Ci) Dki.fico, Dell' Intera in ii/a Preti/zia, p. 17. Napoli, 1812.