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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   c) Storia.
   abbiamo dimostrato più sopra, col tener dietro ai movimenti guerreschi del duca Trasmondo IL. e come dimostreremo coi documenti dell'epoca immediatamente successiva, la marcia di costui e la conseguente occupazione si eslesero alla nostra regione, e ad altre finitime di Fermo ed oltre di Osimo, ecc., tanto che le ulteriori menzioni della nostra contrada le vedremo d'allora in poi comprese nella seguente assai espressiva forma: « in « ambobus ducatibus Spolitino et Firmano», quasi a dimostrare, che all'antico ducato di Spoleto s'era aggiunto quello di Fermo.
   Hi. Ciò detto, veniamo ora ai documenti, i quali provano che la contea aprutina dalla suddetta campagna del 739 fino alla meta del secolo xn fece stabilmente parte del ducato di Spoleto, sino a quando, cioò, la fatale conquista normanna non l'aggregò per sempre al nuovo regno di Napoli. In quanto a Fermo, il Trova (f adduce gli opportuni documenti provanti che essa, sino allora nostra capitale, entrò con altre città vicine a far partcdel vasto ducato di Spoleto. Ma il primo documento, che allude alla nostra stabile conquista longobarda e poc'anzi abbiamo citato a prova dell'esistenza della contea aprutina, è appunto il cambio del 7(57. Abbiamo detto: alludi;; giacché esso nomina bensì il tr.rritnrinm apru-ticnsr.; ma non è datato da questo, giacché se alla menzione del regno di Desiderio si aggiungesse la data in Aprii fio, l'argomento sarebbe apodittico. In ogni modo il contesto, ossia la maniera, onde si parla ivi di quel territorio, il nominarsi questo semplicemente, senza che si accenni allo stato o al ducato in cui fosse, il parlarsi delle condizioni del cambio del casale fra l'abbate e un monaco di Farfa, come vedremo nel testo (doc. II), senza
   (I) Trova, Cod. dipiom. Ioni/ab. doc. n. 251.