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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

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a cura di Federico Adamoli

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   c) Storia.
   « catibus nostris Spolitino videlicet atque Firmino... in «Aprutio, etc. ». In un altro simile dello stesso archivio (.1) del OC.i, con cui Ottone I conferma il possesso dei beni dello stesso S. Angelo posti: « infra ambobus duca-« tjbus nostris Spolitino atque Firmino »,dopo una serie di nomi di monasteri, si legge: « Roboramus etiam atque « ilnnamus ea, quae in Aprutio iisdem coeuobium ha-« bere visus est, hoc est monasteriuni S. Angeli quod « vocatur Marano », cioè S. Angelo a Marano presso Bollante. Lo stesso si dice nel diploma di Ottone II dell'anno 081 (2). Così pure nel 1038(3), confermando l'imperatore Enrico II gli antichi privilegi al monastero cassinese, fatta menzione dei beni siti noi principati di Capua e di Benevento, continua: « Nec non in ambobus «duentibus scilicet Spolitino, atque Firmano, seu infra « omnes fìnes nostri Italici Regni... In Aprutio cellam « S. Angeli in Marano, S.Nicolai super flumcn Tronti-« num (oggi S. Atto) cu in omnibus cellis earumque rebus « sibi subin.ccntibus, cellam S. Laureatii » al Salino. Lo stesso si ripete in un simile atto del 1047 del detto Enrico (I). Più diretto alla prova è poi il placito del 1057 radunato in nome di Goffredo duca di Spoleto e marchese di Toscana pubblicato sul Brunetti dal Palma (5\ come quello, che fu «actuin in Aprutio» e contiene il « iudicati qualiter feeit » i messi di Goffredo «in terri-« torio Aprutiensi in locum qui dicitur ad Castro in San-« cto Fiaviano ». ora Giulianova.
   Ma non solo v'hanno tante menzioni elei ducati di Spoleto e di Fermo unitamente, ma ne abbiamo anche
   (1) Gattoi.a, op. cit. p. 76.
   (•2) 0attola, op. e voi. cit. p. 78.
   (3) Gattoi.a, op. cit. p. 138.
   (4) Gattoi.a, op. e voi. cit. p. 149.
   (5) Palma, op. cit. voi. I, cap. XXIII.