e) Staio.
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nel ducato di Puglia e nel principato di Cupua. al primo de'quali la nostra contea andava aggregata, e dall'altra l'antica serie delle contee: cosicché, i varii tendi ivi si dicono posti « in Aprutio », « in Pinne », ecc. (1).
21. Poche notizie abbiamo sulla nostra regione spo cimatamente durante il periodo normanno. Al finire appunto di questo e allorché l'imperatore Enrico VI, marito di Costanza normanna, invase il regno, Bertoldo di Koenigsburg, uno de'suoi capitani, devastò nel 111)3 i contadi Pennese e Aprutino. Come narra, e noi riferiamo in appendice (doc. XX), il cronista di Carpinete, Bertoldo «Imperatoria legatus, sororem Comitis Laureti « uxorem acccpcrar, totuin Cotnitatuin Pinnensem et «Aprutinum comsumpsit, Castella diruit, Ecclcsias ex-«poliavit, homines miseros bestiali feritate truncavit, « ita quod Teutonicoruin liumanitas in bcllutnam vide-« rctur mentem mutata». L'Antinori (2) narra inoltre dai cronisti i gravi danni subiti dal nostro territorio nel 1209, allorché l'imperatore Ottone IV, guerreggiando contro papa Innocenzo 111. passò per la nostra regione e le vicine: minando gli edifici ed uccidendo gli abitanti nelle citta e noi castelli.
22. Se non che la contea aprutina entrava allora nell'ultimo suo periodo storico, giacché appunto nel primo terzo di questo secolo xtu seguiva la sua fine. Questa avvenne, a dir così, in due modi: con la caduta, cioè, della famiglia dominante nel 1230, siccome diremo al luogo del conte Monaldo (n. XX, § 2), e con l'abolizione, press'a poco nello stesso tempo, dell'antico organismo dei territorii comitali, vigente fra noi fin dagli ultimi tempi longobardi ed assorbiti nella nuova circoscrizione delle provinoie o giustizierati. L'imperatore
(!' Capassi), op. cit.
(2i Antinori, M-ni. xlor. nbrtirc'si, voi. Il, pp. 90-100.