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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

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a cura di Federico Adamoli

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   d) Governo. 4!)
   gati « ad aiutare e difendere la chiesa » aprutina e l'atto comitale del 1116 (doc. XIV), nel quale il conte At-tone V rinunzia i suoi diritti sui feudi da altri donati al vescovo.
   30. Se non che la conquista normanna della nostra regione, intorno al 1140, rallentava tali buone relazioni, forse perchè quegl'invasori erano infesti alla Chiesa romana, e tosto allora i nostri vescovi si facevano a richiedere dai conti giuramenti di protezione e specialmente di assicurazione pe' possessi vescovili (doc. XV e XVI), sebbene, come notiamo più innanzi in Roberto I (n. XV § 6), simili giuramenti erano ordinari allora. E pare anzi, clic neppure tali giurate promesse bastassero all'uopo; giacché veggiamo, sebbene fuor delle terre vescovili, poco appresso, nel 1172 cioè, un regio ordine (doc. XIX) intimante al conte Rinaldo I de Aprutio la punizione de' costui soggetti, i quali danneggiavano gli uomini e i beni del monastero di Casauria.
   ' 31. Ma torniamo al punto di distacco dei due emuli poteri. Dopo il pieno accordo di sopra narrato, incomincia fra eonte e vescovo la lotta, finché in generale in Italia nel secolo x prevale il vescovo, almeno nella città (T> e nell'xr in tutta la contea (2). sicché i conti si ridussero a semplici feudatarii in qualche castello del loro antico territorio, siccome ad esempio i conti di Treviso, clic divennero e sono ora noti quali conti e principi di Collalto (3). Presso noi ciò segui più tardi, per la nota ragione dell'essere stati più lenti nel cammino della vita politica, siccome argomentammo alti) HaxdLOIKE, Die ìombard. Stue.dte nuler iter llerrkrl.t'ft i'er 13i.xrtu.rfe, p. 7. Berlin, 1H83.
   (2) Bktii.mank-Hou,\vrc;, op. cit. pp. 98, 99, 110.
   (3) Bk'i'iiman.n' Hoi.lwec, pp. 123-125.