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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   SULLA STIRPE E SULLA SEDE DEI CONTI DI APRUZIO
   Sommario: 1- Non si sa se fossero tutti di una famiglia e neppure se di una sola nazione. - 2. Si puņ appena supporre, ch'essi avessero sangue franco. - ;}. Con maggiore probabilitą si possono arguire di stirpe lonp obarda. -
   4. Mancando il nesso genealogico fra i primi conti, non se ne puņ formare un compiuto albero genealogico. -
   5. Questi conti appaiono ereditari fin dal secolo x. - fi. La sede dei conti aprutini, che nei primi tempi fu Aprutium ossia Teramo, dopo il principio del secolo xu non fu stabile e appare incerta.
   ]. A parto il primo, Anione, che veramente non della regione aprutina, ma del solo rostro apruzģiiisc nomasi conte e che si distacca per ben tre secoli dal primo vero noto conte aprutino e che inoltre appare chiaramente del «gentil sangue latino» come lo chiamerebbe Dante, č uopo diro, che non č agevole determinare la stirpe di questi conti; anzi non si puņ neppure assicurare, se tutti, dal primo del secolo ģx all'ultimo del secolo xiv, appartenessero ad una sola famiglia e neppure so fossero tutti di una stessa nazione, longobarda, franca o normanna. Si debbono eccettuare naturalmente i due conti della nostra serie: Gerardo (n. XI. piuttosto conto di Ascoli, e Ugo Malinozzetto (ri. XI . invasore normanno e. conte