Stai consultando: 'La Contea di Apruzio e i suoi conti Storia teramana dell'Alto Medioevo', Francesco Savini

   

Pagina (71/286)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (71/286)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   CI
   l'arte II - I conti ili. Apruzio.
   insieme eli Apruzio, di Penne e di Chieti, ambedue i quali nei secolo xi interruppero l'ordine gentilizio dei conti de Aprutio e che perciò non appartennero sicuramente alla famiglia di questi.
   2. In quanto dunque al sangue dei nostri conti, noi nell'esame, che qui segue de' singoli personaggi, incliniamo. per le ragioni a proprio luogo da noi addotte, a ritenere ch'essi, ad eccezione del primo e dei due suddetti. fossero tutti di quello longobardo. Non neghiamo però, clic esso possa supporsi invece franco per qualche ragione, a cui accenniamo al luog'o di Roberto II(n. XXII. § ;>), siccome la costante fedeltà alla parte guelfa negli ultimi tempi e il generoso favore alla loro chiesa regionale de' primi conti. Solo escludiamo, e ne forniamo gli argomenti discorrimelo de) conte Enrico (n. XIII, § G), che dopo la stabile conquista normanna nel 11 IO della regione aprutina, cessasse la casa longobarda, come vogliono i) Brunetti ed il Palma, ed incominciasse un'altra famiglia di sangue normanno a reggere la contea.
   3. Noi pieghiamo piuttosto verso l'origine longobarda della famiglia, per la ragione de' nomi, siccome, diremo in Lodoino (n. II, § 2), per quella della legge da essa professata, siccome in Manfredi (n. IV, § 3), per l'altra della forma longobarda, ossia collettiva, con cui i nostri conti esercitavano l'autorità loro, e finalmente pel diritto longobardo, con cui possedevano i feudi, almeno nell'epoca più antica, siccome mostreremo in Enrico (n. XIII, § 6) e in Roberto 1 (n. XV. § 4).
   4. Ma la difficolta maggiore a sceverare la qualità della stirpe di questi conti deriva dalla mancanza del nesso genealogico fra i più di essi durante la prima epoca; e ciò, oltrecchò interrompere la serie storica dei medesimi, ne toglie il modo più sicuro por conoscerne il sangue. Si ò perciò, che noi dovremo annoverare i primi