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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte II - I conti di Aprutio.
   IV. MANFREDI, CONTE DI APRUZIO
   Sommario: 1. Egli, sebbene non in quelli diretti, appare in altri atti conte di Apruzio. - 2. Non si conosce la sua paternità, e può solo supporsi figlio del precedente Adel-berto. - 3. Esame di una sua donazione alla chiesa aprutina del 926.-4. Egli può stimarsi di stirpe longobarda per le leggi di quella nazione da lui ne'suoi atti professate.
   1. Questi, sebbene nel documento, che lo riguarda direttamente e che esaminiamo qui sotto, sia detto solamente, comes senza il solito de Aprutio o Apruticnsis. pure è indubitatamente tale e pel contenuto del lutto territorialmente aprutino di quell'atto, e per l'ampia donazione alla locale chiesa aprutina, e infine pel luogo ond'è datato. Ma, meglio ancora, qual « Comes de territorio Abrucio» e defunto, viene Manfredi nominato nella pennuta elei 951 del figlio Lupo, la quale analizzeremo nel luogo di costui. Diciamo ciò, perchè l'Antinori (1) lo chiama soltanto «Conte verisiinilmente di «Abruzzo», (ili altri, che ne parlano, siccome' l'U-ghclli (2), il Brunetti (3), il Delfico (4) ed il Palma (ó), non dubitano del territorio da lui dominato. Notiamo però, che il Brunetti, solo perchè lo scorge nel cartn-
   (1) Antinori, op. cit. ad an. 926.
   (2) Uc.iiklli, op. e loc. cit.
   (3) Bri'nktti, op. e loc. cit.
   (4) Delfico, op. cit. p. 23.
   (5) Palma, op. cit. voi. I, cap. XX.