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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte 11 - 1 conti dì Apruzio.
   Ora noi crediamo, che Attone fosse conte, di Apruzio (1) per le seguenti ragioni: 1 perche il placito riguarda da una parte il vescovo aprutino nella contea di Apruzio e dall'altra l'abate di Casauria nella contea di Penne: 2 perchè i terreni controversi pel cambio fra essi due si trovavano nella contea di Apruzio e in quella di Penne: :'»' perchè il placito fn tenuto in Pianearani («Plano de Ancariano») nel territorio apruziense: 1 perchè. l'atto fu rogato in Aprutio, ossia in Teramo, clic certo allora era la residenza del conte aprutino; ó final mente anche perchè, fra i molti gastaldi intervenuti, i primi nominati sono quelli de Aprutio.
   Nei due seguenti placiti poi del 98!) e del 990 Attone appare, ancor più chiaramente eonte di Apruzio per l'assai convincente ragione, ch'egli in ambedue risiede e giudica come conte e nel proprio territorio, cioè l'a-pruzicnse.
   4. Ma, si dirà, c l'altro conte. Alche,rio. che nel suddetto placito del 97(1 e in un altro del 975 tenuto in Chioti e di cui or ora diremo, giudica insieme col conte Attone, era forse socio nella stessa contea con costui, o era conte, di altro territorio? Osserviamo in prima, che Alcherio è stimato dal Muratori (2) conte aprutino e tale altresì sembra esser creduto dal nostro Palma (55). che riporta senza alcun commento l'opinione del Muratori. Noi invece non lo reputiamo tale, ma piuttosto conte, di un altro territorio, che potrebb'essere di Penne, per le se-
   fi) Xou cosi il De Laurentiis, che nel Bollett. stor. abruz.z. (1901, punt. III, p. 3) lo crede conte di Chicli, forse dal vederlo una volta in un placito tenuto a Chie.ti, il che, di fronte al resto, non basta alla prova.
   (2) Muratori, Ber. Itali'-. S-ripf. indice del voi. II, par. II.
   (3) Palma, op. cit. voi. I, cap. XXI, in fine.