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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   VI. Attone 1.
   Hf)
   G. Veniamo ora al secondo documento del nostro Attone pur da noi riportato in těne (doc. Vili) e che č un placito piů solenne del precedente per esservi intervenuti « Aeto comes, et Guilielmo comes missum domini « Ugoni dux et marchio », duca, cioč, di Spoleto e marchese di Camerino, Pietro vescovo della sede apruziense, Giovanni della pennese e i giudici Pietro, Felice, Gualberto e Sienolfo, con l'assistenza dei buoni uomini Od-mondo, Siolfo. Gualcherio, Trasberto, Pietro, Maifredo. Gisone, Azzo, Ardengo. Tale placito ebbe luogo a Cam-pora (Piana a Campora, oggi, nel comune di Campii), nel territorio apruziense e fu redatto in Teramo (« actuni «in Aprutio») da Pietro notaio e giudice nel mese di giugno dell'anno 989 della seconda indizione: vi manca perč il regnante. Lo sottoscrissero Guglielmo conte, Gualberto giudice, Ottone conte, Pietro giudici; «domini « Iniperatoris », Siolfo e Pietro vescovo. Questi investirono Grimaldo monaco « S. Benedicti » con Gisone « ab-« bocato suo » (1) del possesso di alcune terre nella corte «de Mariano », cioč di S. Angelo a Marano presso Bel-lante, donate al monastero di S. Angelo a Barrea da Guidone del fu Guidone, e da Landolfo del fu Lupone.
   7. Segue l'altro placito del giugno del 990 e dell'indizione terza, dato pur da noi in line ^doc. IX) e tennto nel territorio apruziense nel campo «de Beeino « iusta fluvio Trotino », cioč S. Salvatore a Bozzino. di cui restano le rovine alla foce e sulla destra, del Tor-dino, e. redatto da Giovanni notaio e giudice in Aprutio, ossia in Teramo. Quivi « domnus Aeto gloriosus et iu-« clitus Comes, similiterque cuin Aeto Comes et nepotc « suo » e con Pietro vescovo della sede apruziense « in «placito resedebat» insieme eoi giudici Aldone. Lu-
   ti) Come si sente il dialetto a mill'anni di distanza!