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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte. II - I conti di Apruzio.
   IX. ATTONE IV, OONTE DI APRUZIO
   Sommario: 1. Si discute, se costui debba includersi nella serie dei conti di Apruzio e vi si ammette, arguendo che poi sia stato privato della contea da papa Vittore II, reggente per Enrico III la nostra marca di Fermo. - 2. Egli fu forse figlio o discendente del precedente. - 3. Esame del placito del 1056, in cui appare col solo titolo di conte in mezzo ad altri conti di nominati territori! - 4. Fu conte aprutino Antonio del 1050 si dimostra nome errato in luogo di questo Attone.
   1. Abbiamo alquanto esitato prima d'includere questo quarto Attone nella serie dei conti di Apruzio, e ciò tanto più, perchè per un verso l'Antinori (1) lo suppone tale nel placito del 1056 teuuto in Aprutio dal vederlo mentovato ivi col semplice titolo di conte di fronte agli altri conti pur ivi nominati col predicato della propria regione, e perchè per l'altro verso il Palma (2), riportando quei placito, tace affatto del contado di Attone, contentandosi di trarre dall'altro placito del 1057, che la contea di Ascoli e di Apruzio erano in quell'anno rette da Gerardo. Noi però, ben considerando i due placiti, pensiamo, che il conte Attone del primo sia proprio un conte di Apruzio e uno dei tanti Attoni della serie, e, se lo si vede ivi citato senza il nome del territorio, ciò avvenga appunto, perchè egli, giudicando nel suo dominio, non reputa necessario
   il) Antinori, Mem.mss. cit. Veste, di Teramo, ad an. 1056. (2) Palma, op. cit. voi. I, cap. XXIII.