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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

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a cura di Federico Adamoli

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   Parte II - I conti, di Apruzio.
   cosa donata, e il luogo del rogito. Nonpertanto il sapersi, come avverte giustamente il Palma (1), «che « Morro sia un'antica terra della contea aprutina e che « ad un miglio all'est di essa, in contrada dai catasti « segnata col nome di Piano di S. Martino, i cui beni «non meno che l'immagine del Santo, furono trasfe-« riti all'altra di S. Giacomo apostolo (poscia denomi-« nata S. Antonio di Padova) entro le mura» gli dà «grave motivo a credere che conte aprutino, ed iden-« tico ad Atto» dal placito del 1108 «stato fosse» costui della donazione del 1101. E noi soggiungiamo, che identico gli dovett'essere altresì queir Attone, che, a differenza dei documenti del 1101 e del 1108, dicesi in quello del 1116, qui innanzi esaminato, espressamente « Comes Aprutinus » (2).
   5. Ma passiamo al secondo documento di Attone Y. Questo è il solenne placito del 1108. pubblicato la prima volta dall'Ughelli (3) e studiato da parecchi e spezialmente dal Savigny (4) sotto il riguardo giuridico ed anche da noi altrove (5) pel fatto nostro locale e per la divisione delle classi in quel secolo. Noi perciò qui ne parleremo soltanto in quanto si riferisce al nostro conte, ripubblicandolo insieme nella nostra appendice (do-cum. XIII). Nel 1108 dunque, nella prima indizione ed ai 10 di gennaio, a tempo di papa Pasquale II, « resi-« dente Attone Comite. in suburbio S. Flaviani in Ec-
   (1) Palma, op. e loc. cit.
   (2) Eppure il De Laurentiis nel citato suo studio (p. 34), senza tener conto di queste gravi ragioni, dice senz'altro il presente Attone probabile figlio del conte Trasmondo di Chieti.
   (3) UcirBl.Li, Italia, sacra in Aprutin. voi. I, col. 354
   (4) Savigny, Geschichte des rami. Rec/ds, XIV, lib. II.
   (5) Fu. Savi ni, Il Coni, teram. cit., cap. VIII,§ VII e doc. II.