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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   r
   XII. Attone V. 103
   «desia S. Marie iuxta mare sitam » e con lui Corvone e Guidone giudici ed altri causidici, l'abate di S. Giovanni in Venere con altri abati, nobili cavalieri ed altri uomini « aprutinis » ed in presenza dell'adunanza popolare, militare e clericale, si fecero innanzi il vescovo aprutino Uberto « ibi assistens » e i figli e nipoti di un tal Guidone questionanti intorno al possesso di certi villani e di alcune terre in Monticello e in Melatino ap-pxrtenenti alla chiesa aprutina e da essi ritenute. Esposti i fatti, accennate la « ncquissimam potestatem Norman-« norum » e la sua cessazione « ipsa recedente» e difesa la causa dalle due parti nelle forme giuridiche pret lamento romane, per avere il causidico della chiesa aprutina chiesta 1' « actionem in personam et in rem » e la « satisdationem » ; il conte « allocutus est» proponendo, per quanto spettava alla secolare podestà, si contentasse il vescovo Uberto della cosa, senza chiedere il quanto ed il perche. Ma, avendo il vescovo dichiarato non potere far ciò senza il permesso del romano pontefice, il conte l'ammonì, che andasse alla sede romana per ottenerlo, onde poi poter costringere gli avversari «ad iustieiam faciendam et recipiendam ». R così si chiuse il giudizio, in cui il nostro Attone apparve nel pieno esercizio della giurisdizione di un conte del secolo xir.
   6. Eccoci ora al terzo documento, che riguarda Attone nell'alta sua qualità di grande feudatario. Con esso « Atto Comes Aprutinus » dà a S. Berardo, vescovo aprutino, il castello di Luco nel comune di Tossi eia e nel contado di Penne, presso il Vomano, che il vescovo aveva comprato dal proprio fratello Rinaldo per cinquanta bizanzii, il quale a sua volta lo teneva dal conte Attone. Questi poi rinunziava al vescovo i suoi alti diritti, concedendogli di chiamare all'armi ed ai colloqui