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Parte II - I conti di Apruzio.
l'ascolano ed altri più del pennese, perocché sì al largo si spandeva allora la potenza de' nostri conti: ciò che spiega altresì come il nome di Aprutium abbia più tardi compreso l'ancor più vasta estensione delle tre attuali Provincie abruzzesi. De'feudi quindi tenuti direttamente in demanio e indirettamente in serritio da Roberto faremo qui tre serie, dandone insieme il complesso valore in militi e serventi, cioè in cavalieri e fanti e relativo alle tre contee di Teramo, di Ascoli e di Penne. Nella prima se ne descrivono cosi 38: S. Flaviano (oggi Giulianova), Controgucrra, Civiteila, Campii, Auferano (Valle Castellana?), Baiarano (?), Colonnella, S. Omero, Aequaviva (diruta presso S. Omero), Corropoli, Ripa Gualterana (oggi Ripa-Rattieri). Torricella, Rocca Ca-milliana (oggi Rocca di Civiteila), Poggio (Poggio Morello?), S. Croce (a Massa), Bellante, Ripattone, Colli, Spoltino e Selva (tutti e tre diruti e costituenti l'attuale Selva de' Colli nel comune di Mosciano), S. Angelo a Marano (ridotto alla sola chiesa, presso Bellante), Ripa-Cannone (oggi Pagannoni), Petecciano (diruto, presso Mosciano), Amaro (diruto, presso Campii), Montino (diruto in Floriano, pur presso Campii), Rocca Totonesca (oggi La Rocca, presso Torricella), Morricone, S. Pietro ad Azzano (esiste la sola chiesa), Poggio-Cono, Canta-lupo (oggi Grasciano), Eipa-Grimalli (oggi Capo-di-ripa, contrada presso Notaresco), Melatino (diruto), Monti-cello, Campora (pur distrutto), Nepezzano, La-Troia (diruto presso Bellante), Tortoreto, Montorio a mare, le cui rovine son vicino Tortoreto.
Nel secondo territorio, cioè ascolano, se ne mentovano 10: Aequaviva, Faraone (poi aggregato a Teramo), Collucro (?), Luco, Lisciano, Monte Donneilo. Monsampolo, Mozzano, Macchia (da sole), Castel Fili-gnano.