Stai consultando: 'La Contea di Apruzio e i suoi conti Storia teramana dell'Alto Medioevo', Francesco Savini

   

Pagina (134/286)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (134/286)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   XVI. Guglielmo.
   129
   XVI. GUGLIELMO, SOCIO NELLA CONTEA DI APRUZIO
   Sommario: 1. Appare questi fratello dei tre precedenti e partecipe con essi a due atti comitali del 1122. -2. Giura col fratello conte Roberto nel 1140 protezione e difesa alla chiesa aprutina. - 3. Appare suffeudatario dello stesso nel catalogo normanno del 1161. - 4. Da ciò, che seguiva allora anche ne'maggiori feudatari, non si può inferire, ch'ci fosse inferiore a Roberto ne' diritti comitali, in cui anzi gli appare eguale.
   1. Costui, al par degli altri suoi cinque fratelli, appare quarto nominato noi due già descritti (n. XILI, §§ 3 e 4) atti comitali del 1122 e quindi loro socio nella contea di Apruzio.
   2. Inoltre egli giura intorno al 1140 col suo maggior fratello conte Roberto, ma senza assumere alcun titolo, protezione e difesa al vescovo aprutino, giusta l'atto da noi sopra nominato al luogo di Roberto I (n. XIV, § 2).
   3. In un documento però Guglielmo apparisce solo od inoltre qual suffeudatario del germano Roberto; e quello è il catalogo feudale normanno d'intorno al 1160, già (n. XV, §§ 7, 8 e 9) da noi lungamente esaminato e che riporteremo in fine (doc. XVIII). Ivi difatti si legge che Guglielmo, fratello del conte Roberto, teneva da costui tre feudi: Tortorcto. Molitorio (a mare, ora distrutto) e il casale di S. Benedetto, i quali importavano il notevole servizio (e uno dei maggiori del catalogo) di 12 militi e di 24 fanti.
   4. Appare dunque così il nostro Guglielmo, riguardo ai mentovati possessi feudali, dipendente dal conte Ro-
   9