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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

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a cura di Federico Adamoli

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   XVII. Attom VI.
   131
   XVII. ATTONE VI, SOCIO NELLA CONTEA DI APRUZIO
   Sommario : 1. Fu quinto fratello de' quattro precedenti e partecipò nel 1122 ai loro due atti comitali. - 2. Si dimostra, che un Antonio de Aprutio citato dal Marulli nel 1120 non possa essere che questo Attone VI. - 3. Costui dimorò un anno nell'ospedale de' cavalieri gerosolimitani: ina fu un crociato? - 4. Probabilmente egli avversò la novella signoria normanna.
   1. Costui altresì nei ripetuti ed esaminati atti del 1122 appare come quinto fratello dei precedenti e loro socio nel potere comitale.
   2. Ed eccoci ora ad un secondo scambio di nomi simile, a parer nostro, a quello in cui ci siamo imbattuti al luogo di Attone IV (n. IX, § 4). Il Marnili (1) narra, che « Antonium Aprutii Coinitem », essendo stato accolto assai umanamente in Gerusalemme nell'ospedale dei cavalieri di S. Giovanni per lo spazio di un anno da Fra Ruggiero governatore di quell'ospedale, largì a questo per gratitudine nel 1120 molti beni. Il Brunetti (2), che riporta tal passo, soggiunge di questo conte Antonio: « an hie septimus pracdictis frater vel in nomine erra-«verit Marullus non diiudico». 11 curioso è poi. che il Palma (3), riferendo tutto ciò e fisso nell'idea, clic i fratelli de Aprutio, nominatamente descritti nel numero
   (1) Marci.li, Vita Magnorum Magistr. Religioids Hiero-solgm. In vita primi Magistri.
   (2) Brunetti, Op. mas. categ. I, n. 3, p. 2.
   (3) Palma, op. cit. voi. I, cap. XXVI, in fine.