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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte li - I conti di Apruzio.
   «Roberti forsan filius».La cosa però non è sicura; ed anzi sulla paternità di Rinaldo si potrebbe da una carta del tempo trarre un'altra ipotesi. Appiè di un privilegio dell'imperatore Federico I Barbarcssa del 1185 a prò del vescovo di Ascoli Rinaldo, pubblicato dall'U-ghelli (1), si legge la sottoscrizione: « Reinaldus Comitis Monaldi ». Quivi, sebbe,ne manchi il nome della contea, pure il pensiero corre tosto ad un conte di Apruzio. che avea interessi e prossimità al territorio ascolano, tanto più che nn Monaldo, apparendo qui appresso (n. XX figlio di questo Rinaldo I, si può facilmente supporre in lui esser seguita una rinnovazione del nome dell'avo. Se non che di questo Monaldo seniore noi non possediamo alcun altro indizio, e quel che è più, dovremmo. in tale ipotesi, inserire nella giù larga schiera dei fratelli de Aprutio un settimo, di cui non si ha che questo solo segno. Del resto, ripetiamo, nulla di sicuro può dirsi sulla paternità di Rinaldo I fino alla scoperta ili nuovi documenti: ma in ogni caso costui deve reputarsi erede e consanguineo del precedente Roberto I (n. XV .
   2. Del nostro conte Rinaldo parlano, e non brevemente. tanto i documenti quanto le cronache contemporanee: e perciò noi qui si de' suoi fatti e si della sua indole avremo sufficienti notizie. E, ragionando de' primi, ce ne dà la serie la cronaca del monastero benedettino di S. Bartolonnuco di Carpineto (alla Nora) nella contea c nella diocesi di Penne, già pubblicata dall'Ughelli (2) e di cui una diligente copia è fra i manoscritti del Brunetti (o). Di questa ci serviamo ora noi e si valse già il Palma; ed anzi ne daremo qui in appendice (doc. XX)
   ( I) Pomelli, Italia sacra, in Ascili. 2 ed. tom. II, col. 456 e 457.
   i,2' Pomelli, Italia sarra, in Pii/iieu.
   Bui'NETTI, Mss. cit. categ. Ili, n. 21.