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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   XIX. Binai,lo I.
   141
   9. Ma non per questo s'ebbe pace nel regno; che. partitone l'imperatore, restò ad imperversarvi il suo legato Bertoldo di Kcenigsburg, il quale, come narra la nostra cronaca (doc. XX), devastò nel 1193 le contee di Penne e di Teramo, diroccando i castelli, spogliando le chiese e mutilando perfino le persone. Di tanto trassero lor prò gl'indomabili nemici del monastero, i di Brittoli, per incrudelire di nuovo contro il medesimo. Ma la cosa dovette essere lieve; giacché il cronista si volge tosto a dire del rinnovato abate di Carpineto nella persona del monaco cassinese Gualtieri nobile di Civi-taquana. E qui ci fermeremo anche noi su tre notevoli circostanze della narrazione: sulla giustizia, cioè, che questa volta rese al monastero il conte Rinaldo, chi sa forse non più in grado di opporsi; sul diritto suo ad insediare l'abate ed infine sulla giurisdizione della curia comitale, che esisteva ancora nel 1193. Difatti, come narra la ripetuta cronaca, egli insediò (« cathedravit in « sedem ») l'eletto abate di Carpineto e convenne in giudizio Riccardo e Federico di Brittoli; e, con l'allegazione dello stesso cronista, che sempre ci appare nelle gravi bisogne del suo monastero, li convinse di spogliamento; quindi, in forza delle leggi e dei decreti e senza che essi potessero nulla « obviam » opporre, tutta la curia del conte concordemente sentenziò, che ogni cosa si restituisse al monastero di Carpineto e gli si rifacessero i danni mercè la somma di circa mille bisanzii. E il conte fece tutto annotare ne' registri (« lit-« teris annotari »).
   10. Abbiamo or ora detto, che il conte Rinaldo non era forse più in grado di opporsi alla giustizia verso il monastero di Carpineto. Difatti in quel tempo egli era caduto in disgrazia della parte imperiale e certo per essersi troppo affidato all'effimera fortuna di Tan-