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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   XX. Monaldo.
   facendosi menzione per l'ultima volta del conto Rinaldo I. io si scorge caduto in disgrazia dell'imperatore Enrico IV. Morto costui nel 1197 e successogli Federico II sotto la tutela di papa Innocenzo III, e vinta la lotta contro il competitore Ottone IV invasore de.l regno e devastatore del contado aprutino nel 1209, siccome narrammo nella parte storica (i? 21), venne egli in dissidio con papa Gregorio IX, specialmente perchè il luogotenente, imperiale nel regno, Rinaldo, duca nominale di Spoleto, aveva occupata nel 1128 la Marca z ¦ sino a Macerata (1). Il papa allora mandò due eserciti ad invadere il regno; se non che, dopo brevi vicende guerresche ed essendo tosto seguito il ritorno di Federico Il dalla Terrasanta, Gregorio IX s'indusse a far con questo la pace, che fu sottoscritta in S. Germano ai !> di luglio del 12.->0. Sappiamo dal registro di Federico II, pur dal Palma (2) riportato, che in quella circostanza Teramo, fedele, alle sue tradizioni, si mostrò guelfa: e tale pure si chiarì Monaldo, come ci fa certi la lettera suddetta di Urbano IV.
   .-!. In questa lettera dunque si dice che Roberto, tìglio del conto Monaldo in quell'anno 1261 già defunto, aveva esposto al pontefice, che suo padre per la fedeltà mostrata alla Chiesa romana era stato spogliato della contea di Apruzio e bandito dal regno dal fu imperatore Federico II. E tale disgrazia di Monaldo dovett'essere cagionata solo dalla partecipazione sua alla suddetta guerra del 1230; purchò non voglia supporsene la causa nel ritìnto suo di prender le armi contro le città lombarde combattenti allora per la propria libertà: e ciò malgrado l'ordine impartito nel 1239 da queU'ini-
   (1) Rycc. di-; S. Germano, Chrnn. ad an. 1229.
   (.:>) Palma, op. cit. voi. II, cap. XXXIII.
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