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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte II — I conti di Apruzio.
   supposto la stessa cagione, giacché a lui sembrò « non « incongruum » asserire, che Carlo I avesse costretto Roberto « uti Normandum ». quale il nostro storico lo credeva, a fare la rinunzia ai suoi diritti sulla contea aprutina. preferendo egli in tutto i suoi francesi, « cum « omnia suis dederit Gallis ».
   4. E con quest'ultima memoria e col nome di Roberto si chiude qui la storia dell'antica e già sì potente casa dei conti di Apruzio, non essendo a noi pervenuta al-cun'altra notizia della moglie e dei quattro figli di Roberto, oltre quella fornitaci dalla suesaminata 2) lettera pontificia del 1264; e noi anzi qui non ne possiamo citare neppure il nome. Certo però essi dovettero finire nell'oscurità e fors'anco nella miseria; e nò quei pochi (h' Aprutio, che in tarda epoca incontreremo fra le disperse carte e che ne furono forse i meschini discendenti, appartengono propriamente alla storia, sib-bene piuttosto alla semplice genealogia; e si è perciò che noi ne faremo qui appresso la necessaria menzione.
   5. Intanto noi qui, a mo' di conclusione del racconto dei personaggi storici della potente famiglia, vogliamo notare Ja costante devozione, ch'ella serbò alla Chiesa romana e alla parte guelfa anche nell'avversa fortuna e contro i poderosi nemici, ch'erano gl'imperatori tedeschi. si da incontrare l'esilio, la indigenza e sin la morte: fedeltà e costanza, che hanno riscontro con quella mostrata ne'tempi più remoti alla loro chiesa regionale aprutina, mercè tutte quelle copiose donazioni, che abbiamo veduto elargite da'primi conti. Tutto ciò non varrebbe a confermare la nostra ipotesi, che la casa de Aprvtio sia stata piuttosto di sangue longobardo anziché franco, giacché furono appunto le famiglie franche, che ordinariamente favorirono la Chiesa, mentre quelle di origine longobarda seguirono piuttosto le ban-