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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   XXIV.
   quanti ne avrebbe contato nel 1588, se fosse nata nel 1561, come doveva seguire dell' ottuagenaria del Brunetti. Inoltre la frase di costui « mulicrem nobilem Aprutii « gentilem » senza alcun riferimento a famiglia, ove per avventura fosse entrata, accenna piuttosto ad una nubile, anziché ad una maritata, qual'era la Porzia de Abmtio nei de Sanctis, come abbiamo narrato nell'antecedente numero. Dobbiamo pensare dunque, che tale innominata, se pure appartenente al medesimo ramo, fosse stata una nipote di Porzia, oppure una sorella assai minore in età della stessa.
   3. Ma checché siasi di ciò, è certo che il tratto qui sopra riportato del Brunetti ci assicura, che alla line del secolo xvi esistevano in Ortona nobili feudatarii col cognome eh; Aprutio e che nella metà del seguente secolo xvii viveva colà una vecchia gentildonna con lo stesso cognome e ottuagenaria, la quale, dal citarsi cosi sola in faccia ai parecchi suddetti di mezzo secolo prima, ci fa credere sia stata essa l'ultimo ed oscuro rampollo della chiara famiglia. E quindi anche qui noi, che non possediamo ulteriori notizie di altri de Aprutio, dobbiamo chiudere con costei la lunga serie dei personaggi della storica stirpe. (1).
   (1) Per due volte, durante l'anno 1903, pregammo per iscritto il sindaco di Ortona, per altro a noi sconosciuto, di notizie, che potessero per avventura esistere in quell'archivio comunale intorno a questi personaggi ortonesi delia celebre famiglia; ma fu il solo, che, fra tanti da noi interrogati, non ci degnò di risposta alcuna.